Spiccioli di spiritualità, la Madonna di Fatima

A cure di Michele Pugliese

Per il consueto numero domenicale della rubrica “Spiccioli di spiritualità” diretta dal prof. P. Vitale, il prof. Michele Pugliese ci parla della Madonna di Fatima.
13 maggio 1917: la Madonna appare a Fátima a tre pastorelli; 13 maggio 1981: papa Giovanni Paolo II subisce un grave attentato a Piazza San Pietro. C’è un collegamento tra questi due avvenimenti? Sembrerebbe di sì.
Mentre tra i musulmani il nome di Fátima richiama la figlia prediletta di Maometto, nel mondo cattolico questo nome rimanda a un piccolo villaggio del Portogallo dove nel 1917, a cominciare dal 13 maggio, vi furono delle apparizioni – così almeno le riconosce la Chiesa, e si tratta di una delle poche apparizioni ufficialmente riconosciute – a tre pastorelli, Lucia, Francesco e Giacinta, rispettivamente di 10, 9 e 7 anni i quali, mentre badavano al pascolo in un luogo denominato Cova de Iria, vicino alla cittadina portoghese di Fátima, videro una “Signora” tutta vestita di bianco e splendente come il sole. La bianca Signora chiese ai fanciulli di tornare in quel luogo ogni 13 del mese fino al 13 ottobre, data dell’ultima apparizione, e domandò loro di pregare per la conversione dei peccatori.
Nella terza apparizione, il 13 luglio, la bianca Signora chiese ai pastorelli di continuare a pregare per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra (non si dimentichi che eravamo nel pieno della Prima guerra mondiale). Inoltre rivelò un segreto (non tre segreti di cui spesso si è parlato, ma un solo segreto in tre parti) che sarà svelato, solo in parte, da Lucia successivamente, poiché gli altri due fanciulli morirono qualche anno dopo: Francesco, durante la violenta epidemia di spagnola nel 1918, e Giacinta nel 1920 a seguito di una grave malattia.
Dunque, la sola Lucia, rimasta in vita e depositaria del segreto (si farà suora e morirà in tarda età nel 2005, all’età di 97 anni) rivelerà il segreto nel 1941, ma solo per le prime due parti: la visione dell’inferno con le classiche immagini del fuoco e dei demoni, e una seconda guerra mondiale che verrà di lì a poco; la terza parte del segreto venne scritta da Lucia il 3 gennaio 1944, per essere poi affidata in busta chiusa al vescovo locale mons. Correira, che a sua volta la consegnò a papa Pio XII. Questa terza parte del segreto, secondo le raccomandazioni della Madonna stessa, avrebbe dovuto essere letto e rivelato solo nel 1960.
Papa Giovanni XXIII lo lesse nell’agosto del 1959, ma ritenne opportuno non rivelarlo; stessa decisione fu presa sia da Paolo VI che da Giovanni Paolo I nel suo breve pontificato. Fu papa Giovanni Paolo II, in occasione della beatificazione di Jacinta e Francisco il 13 maggio 2000, a divulgarne il contenuto, che riguardava la caduta di un uomo “vestito di bianco” in cui egli riconobbe il famoso attentato che subì lui, guarda caso, proprio il 13 maggio del 1981.
Ma torniamo alle apparizioni che si ripeterono con frequenza del giorno 13 di ogni mese per 6 mesi, fino al 13 ottobre. In quest’ultimo giorno le cronache del tempo riferiscono di un prodigio straordinario: nel luogo delle apparizioni si era radunata una grande folla, poiché le notizie a quel tempo si propagavano anche senza social e internet. Dicono i cronisti del tempo che pioveva intensamente, ma d’un tratto la pioggia cessò, e il sole d’improvviso cominciò brillare con una intensità mai vista, poi a “ballare” diventando una gigantesca ruota di fuoco che girava velocemente, infine a roteare con un effetto che sembrava dovesse cadere sulla folla. Il fenomeno durò circa 10 minuti, dopo di che tutto ritornò al suo posto, ma molte persone dichiararono che il loro vestiti, inzuppati per la copiosa pioggia caduta prima del fenomeno, si erano improvvisamente asciugati. Migliaia di persone, credenti e non credenti, anche distanti parecchi chilometri dal luogo, riferirono di aver assistito al fenomeno, che fu chiamato “miracolo del sole”.
Nel 1930 la Chiesa cattolica dichiarò le apparizioni degne di fede e autorizzò il culto della Madonna di Fátima. Nella cittadina portoghese è stato edificato un santuario, visitato per la prima volta da papa Paolo VI il 13 maggio 1967, e in seguito anche da papa Giovanni Paolo II, pontefice che, come abbiamo visto, fu molto legato agli avvenimenti del luogo, dove si recò più di una volta in pellegrinaggio, e che nel 1984, due anni dopo l’attentato, compì l’atto di affidamento e consacrazione del mondo e della Russia a Maria. Alla via dei peccatori – secondo il papa – Maria oppone la via della salvezza attraverso il suo Figlio. È tutto un programma di intensa spiritualità che si dispiega, al di là di essere credenti o non credenti, in un messaggio di amore e di conversione, di cui il mondo ha sempre bisogno per sconfiggere una malvagità che porta alla distruzione, alla sopraffazione, alle guerre. Le apparizioni mariane di Fátima, purtroppo non hanno fatto cessare le guerre e le ingiustizie di questo mondo, ma la piccola città portoghese resta un faro acceso per coloro che vedono in esso la speranza di un mondo migliore.