ESCLUSIVA BELVEDERENEWS. Adesca giovani su APP di incontri. L’iter sempre lo stesso, truffati molti ragazzi

Maddaloni – Nei giorni scorsi, dalla nostra testata, abbiamo segnalato a Maddaloni la presenza di un uomo che, attraverso un app di incontri, GRINDR, utilizzata soprattutto nel mondo LGBTQ+ per conoscere persone, adesca le sue vittime per estorcere loro denaro attraverso un cliché che si ripete sempre uguale ormai da un anno.
Nel nostro precedente articolo, il cui link riportiamo di seguito:

Uomo adesca su siti di incontri per rapinare le vittime

abbiamo fornito le indicazioni che erano in nostro possesso, grazie anche ad un post pubblicato sui profili social dell’ARCIGAY di Caserta.

La pubblicazione di questo post che citiamo insieme al nostro articolo sono ha fatto sì che tanti altri giovani che sono stati adescati e truffati, trovassero il coraggio di raccontare la propria disavventura.

In quattro giorni sono stati circa una ventina i ragazzi, tutti omosessuali, tra cui il più giovane poco più che maggiorenne che hanno raccontato la propria esperienza.
Quest’uomo con un complice, porta avanti questa truffa da circa un anno come abbiamo detto introducendo l’articolo.
Il format è il seguente. L’uomo, senza foto sul profilo, contatta le sue vittime attraverso l’app GRINDR. Affabile, gentile e disponibile, ne conquista simpatia e fiducia riuscendo ad ottenere un appuntamento. Nella giornata dell’incontro comincia dalla mattina con videochiamate e messaggi per assicurarsi la conferma, creando notevoli aspettative rispetto a questo famigerato incontro.
Se nota perplessità dall’altra parte assume atteggiamenti vittimistici per generare compassione e tenerezza. Insomma l’appuntamento non può e non deve saltare.

Luogo dell’incontro è sempre in piazza don Salvatore d’Angelo, in orario in cui i bar sono chiusi e la piazza deserta. Da lì, dopo i saluti, ci si sposta nella vicina via Bixio, all’altezza di via Sambuco.
A quel punto l’uomo dichiara di non aver più casa libera a causa di un contrattempo occorso alla mamma e che quindi bisogna recarsi in un B&B poco distante, di proprietà di un suo amico, che lui chiama in diretta (il complice) per chiederne la disponibilità della camera.
Aggiunge poi che non vuole approfittare della bontà dell’amico e che desidera pagare la camera chiedendo di dividere l’importo. La cifra è 40 euro da dividere. Ottiene i 20 euro dalla vittima e gli chiede di aspettare perché si recherà da solo a pagare la stanza adducendo la scusa di non volersi far vedere in compagnia di un altro uomo, non avendo dichiarato la sua omosessualità.
Indica alla vittima un vicoletto e dice di aspettarlo lì perché a breve lo aprirà dalla porta sul retro.

A quel punto scompare portando via i soldi e bloccando ogni contatto con i giovani ignari che si trovano alleggeriti di 20 euro.

Tutto questo lo riportiamo nei dettagli affinché si diffidi e si segnali soprattutto alle forze dell’ordine qualora ci si dovesse imbattere in una situazione analoga.
Riportiamo nuovamente la descrizione dell’uomo: età circa 30 anni, alto, capelli e barba biondo/rossiccio, occhi azzurri, presumibilmente di Maddaloni ma con forte accento romano.
Ogni volta cambia naturalmente nome: Marco, Luca, Francesco tra i più usati a quanto riportato dalle vittime.
Nessuno ha denunciato finora perché nei fatti tutti hanno consegnato, ingenuamente e spontaneamente i 20 euro richiesti.
Non è una cifra altissima, ma sono soldi, specie per i ragazzi. E c’è l’inganno, che si ripete da un anno che non possiamo prevedere se abbia delle evoluzioni.

L’Arcigay di Caserta rimane a disposizione per ogni forma di supporto e le forze dell’ordine possono aiutare a fermare questa truffa, che in modo finora silenziosa, si ripete da un anno.