Genny Coccia, esperto calcio: la telenovela Osimhen

La redazione di Belvedere News accoglie il pensiero dell'esperto di calcio Genny Coccia su quella che lui stesso definisce telenovela Osimhen.

Il Napoli non riesce a liberarsi di Osimhen. Il calciatore non si discute: è sicuramente tra i tre centravanti più forti al mondo. A Napoli in 133 presenze ha siglato 76 marcature. Accanto ai suoi numeri che sintetizzano il suo valore di calciatore c’è un aspetto negativo. Ci riferiamo al mancato gradimento da parte dei tifosi partenopei del suo gesto gesto di cancellare le foto del Napoli dai suoi account social.

Equivoci e fraintendimenti a go-go

Sembrerebbe essere questa una sua ripicca per non aver gradito un video scherzoso da parte della Società azzurra. Intanto lui ha fatto sapere attraverso i suoi canali di comunicazione di non voler giocare più per il Napoli. D’altra parte, sia la Società del Napoli che i tifosi napoletani sono ancora perplessi per la sua scelta di non destinare alcun saluto al popolo azzurro all’indomani del suo trasferimento al Gala. E pensare che entrambi hanno contribuito a farlo diventare un grande giocatore.

Entra in scena il GALA

La società turca vuole acquistare Osimhen, ma c’è una clausola rescissoria di 75 ml di euro che da prassi va pagata in due rate. I suoi dirigenti iniziano a fare proposte al ribasso che naturalmente il Napoli non accetta. Poi finalmente arriva al valore della clausola e qui nascono i problemi. ADL (ndr Il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis) giustamente chiede garanzie bancarie, le famose fidejussioni, ma il Gala tergiversa e non vuole produrle, anche perché hanno un costo e per la somma della clausola ci vogliono 4-5 ml.

L’offerta della società turca

La controproposta dei turchi è di 70 ml, riservandosi i 5 ml per il costo delle garanzie. ADL rifiuta nettamente, perché la società azzurra non vuole essere presa per la gola. Attualmente ha una forza economica e un potere d’acquisto che in Italia pochi possono permettersi; pertanto, non avendo fretta di vendere chiede il giusto valore del giocatore nigeriano. I dirigenti del Gala dopo aver incassato questo altro rifiuto, dopo alcune ore rilanciano: la loro proposta è l’intera clausola con 40 ml subito e due rate da 17,5 pagabili in 2 esercizi, 2026 e 2027. A questo punto la società azzurra accetta, ma pchiede le garanzie per le due rate, cosa che il Galatasaray non vorrebbe. ADL attende con calma e infatti, oggi fanno sapere dalla Turchia che ci saranno anche le fidejussioni, ma si dovrà attendere oggii alla riapertura degli istituti bancari.

Perché il Napoli chiede le fidejussioni?

In passato il Napoli ha avuto problemi per i pagamenti di Goran Pandev e Blerim Dzemaili. Del resto proprio il Gala, a febbraio 2024 acquistò Derrick Koan dall’Hannover 96 per 3,35 ml di euro. Inizialmente pagarono 1,5 ml, lasciando in sospeso 1.850 ml. Dopo ripetuti ritardi, la squadra tedesca sollecitò l’intervento della FIFA. Arrivò persino a minacciare di impedire al Galatasaray di registrare nuovi trasferimenti se il debito non fosse stato saldato. Così, sotto pressione legale, la società turca pagò la quota rimanente con i dovuti interessi per risolvere la controversia. Il Napoli con le fideissioni evita da subito questo tipo di problema. ADL, che conosce ogni aspetto finanziario delle transazioni oltre frontiera, chiede giustamente le garanzie. E come dargli torto?

Cosa dire a chi vorrebbe la conferma del nigeriano nella squadra azzurra

Osimhen non può restare a Napoli perché una sua permanenza potrebbe diventare una bomba ad orologeria nello spogliatoio azzurro, per il suo carattere deciso, ma soprattutto per il suo ingaggio, che oggi è di 11 ml che se restasse a Napoli lieviterebbe a 13 ml, poiché la società di ADL, se facesse valere l’opzione unilaterale a suo favore fino al 2027 scatterebbe in automatico l’aumento come da contratto e per la SSC NAPOLI sarebbe proibitivo, dopo aver derogato dal suo tetto salariale per Lukaku e De Bruyne. 

A questo punto, non resta che sperare in una chiusura positiva della trattativa, anche perché il Napoli, con la sua cessione, potrà tranquillamente perfezionare le altre trattative in corso per completare e mettere a disposizione di Antonio Conte un’ottima rosa. E questo già per l’inizio del ritiro a Dimaro, in Trentino, la località ai piedi delle Dolomiti di Brenta che ospita i partenopei da molti anni.