PSI CASERTA: «Il carcere non sia una zona grigia della Repubblica. Serve una riforma seria e immediata»

‘Il Partito Socialista Italiano di Caserta raccoglie e rilancia il grido di aiuto proveniente dal
Carcere di Santa Maria Capua Vetere, denunciato dal Cappellano dell’istituto, per la
gravissima situazione in cui versano i detenuti.
«Le condizioni delle carceri italiane sono da anni sotto gli occhi di tutti, eppure le istituzioni
restano sorde al grido di dolore di chi vive e lavora all’interno»,

dichiara l’Avv. Isabella Casapulla , responsabile pari opportunità del direttivo cittadino del PSI Caserta.
«I numeri sono drammatici: 62.722 detenuti in strutture pensate per 46.706, con un tasso
di sovraffollamento del 134%. A questi si aggiungono 34 suicidi tra i detenuti e 2 tra gli agenti
penitenziari dall’inizio dell’anno. Il caldo estremo, l’assenza di aria condizionata, la
mancanza di personale e la difficoltà ad accedere a percorsi rieducativi rendono il carcere un
luogo invivibile e disumano, pericoloso per la salute fisica e mentale di tutti».
Il PSI di Caserta, insieme al Coordinamento cittadino, ha deciso di sostenere l’iniziativa
promossa da don Antonello Giannotti, raccogliendo l’appello di alcuni volontari che operano
nel carcere, per contribuire all’acquisto urgente di ventilatori da tavolo destinati ai detenuti.
«Ma questa – conclude Casapulla – è solo una risposta concreta e immediata a
un’emergenza, che non può bastare. Da qui bisogna ripartire per realizzare
riforme serie ed efficaci, aprirsi al confronto con il personale competente e
dare finalmente risposte strutturali. Il modo in cui la collettività sceglie di
affrontare il tema del carcere racconta molto del nostro grado di civiltà: i
detenuti non devono essere considerati solo soggetti da punire, ma persone da
recuperare e reinserire, affinché possano rappresentare una risorsa per la
società. Il carcere non può continuare a essere una zona grigia della
Repubblica: è lo specchio della nostra democrazia e della nostra capacità di
costruire un futuro migliore per tutti, partiamo da qui e realizziamo delle
riforme efficaci e serie, apriamoci al confronto con personale competente e
diamo risposte immediate perché il carcere non può essere una zona grigia
della Repubblica ma è lo specchio del nostro grado di civiltà democratica».