Chi è in cerca di emozioni musicali e ritmiche forti, non potrà mancare una simpatica quanto originale festa della tarantella a Pietrastornina, località incastonata, nel cuore della fascia pedemontana del Partenio in provincia di Avellino. Un’occasione unica per immergersi nella cultura popolare tra ritmi ipnotici, canti d’amore e di protesta e danze che parlano di libertà. Le tarantelle, balli tipici di tutte le regioni meridionali dell’Italia, rappresentano con le loro varianti l’unione tra i popoli. Tra i vari ritmi di tarantelle, quella sicuramente più caratterizzante è stata la tipica tarantella napoletana, a cui si aggiunge per popolarità quella salentina con la taranta, ma non meno importanti risultano le varianti calabresi, lucane e siciliane, ma anche abruzzese, con la saltarella. Tutto ciò che fa capo alla storia del SUD Italia, che si estende quale unica entità nell’arco temporale tra la costituzione del regno di Sicilia con l’incoronazione di Ruggero II il 25 dicembre 1130 alla capitolazione del Regno delle Due Sicilie nel 1861, ha una connotazione musicale simile a dimostrare l’appartenenza dell’intero territorio alla stirpe napolitana. La Tarantella, autentico simbolo della musica popolare nel mondo, ha ispirato generazioni di musicisti ed ha affascinato il pubblico internazionale con il suo ritmo ancestrale e la sua potenza emotiva. Nelle tradizioni dei nostri avi, la tarantella, seppur sulle note dell’allegria e della festosità è più di una semplice danza, rappresenta un insieme di status interiore, un vero rito sociale, che accompagnava la vita dei napolitani, dalla festa della nascita, passando per i corteggiamenti amorosi, fino alle marce della vecchiaia.
La festa della tarantella di Pietrastornina, voluta per esaltare il patrimonio artistico e culturale della musica tradizionale dell’intero SUD italico confluirà ne: “La Notte delle Tarantelle”, che dalle ore 21.00 del 17 agosto prenderà vita, nel Piazzale S. Iermano, dove i ritmi dapprima composti e lenti diverranno, via via sempre più frenetici e scateneranno la taranta che alberga nei geni dei “meridionali”. Fulcro della serata, sarà l’esibizione di Selena Sacco, interprete del progetto artistico “Anima Meridionale”, dedicato alla riscoperta e trasmissione delle danze popolari del Mezzogiorno. L’intero evento organizzato dal Circolo Socio Culturale Petra Strumilia in collaborazione con la scuola di ballo ASD Ritmo Caliente.
Intenso il programma, che comprende momenti dimostrativi e attività aperte alla partecipazione del pubblico, con particolare attenzione ai repertori della pizzica e delle tarantelle tradizionali. Musica, danza e cultura, per celebrare un’arte che vive nel presente guardando alle radici più profonde della tradizione. Non occorre essere dei bravi ballerini per seguire il ritmo e guidati dalla curiosità non ci si potrà esimere dal battere i piedi e lasciarsi trasportare dal vorticoso ritmo evocativo delle nostre terre. Non mancheranno fiumi di vino e cibo per ristorare le brevi pause tra una danza e l’altra.