NAPOLI- È alle porte il nuovo anno scolastico e, ad oggi, la Uil Scuola Rua, continua ad essere il primo sindacato della nostra regione, grazie al lavoro senza sosta che, da sempre, porta avanti la segretaria generale Roberta Vannini, in un contesto in cui la scuola è sempre più precaria e chi ci lavora non viene valorizzato. Ultimamente, il tema discusso è stato relativo ai tagli del personale docente e ATA che persistono ed evidenziano come il nostro governo non stia facendo nulla per stabilizzare i precari che, di anno in anno, non fanno che aumentare, arrivando a oltre 230.000. A inizio luglio, difatti, sono stati autorizzati per le immissioni in ruolo in Campania solo 268 posti tra assistenti amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici rispetto a 917 posti disponibili. Ulteriori critiche emergono rispetto ai “miglioramenti” inerenti la diminuzione della dispersione scolastica grazie al famoso decreto Caivano. Dati che però non tornano se prendiamo in esame, rispetto all’anno precedente, il calo del numero degli studenti del biennio della scuola secondaria di II grado, infatti notiamo che, coloro che non sono stati ammessi alla classe successiva per numero di assenze, sono persino incrementati. Viene denunciata una situazione sempre più difficile che si trovano a vivere i lavoratori del mondo della scuola in Campania. Non esiste stabilità e nessuna intenzione futura nel renderla concreta, solo la continua sensazione di trovarsi con l’acqua alla gola. Docenti e ATA costretti ad andare fuori regione, pur di ottenere un incarico annuale, un sacrificio non indifferente se consideriamo il carovita di varie regioni del Nord Italia, dove lo stipendio di un docente, che ricordiamo essere tra i più bassi d’Europa, riesce a malapena a coprire il costo di un affitto, senza contare tutte le spese accessorie per poter vivere nel quotidiano. È in questo clima di fragilità e di incertezza che, sindacati come la Uil e chi la rappresenta con determinazione ed entusiasmo come Roberta Vannini, sono il solo punto di riferimento dei lavoratori della scuola in Campania che non si vedono abbandonati, come spesso succede in altre realtà. Docenti che si sentono protetti, tutelati e sostenuti di continuo da un sindacato che non sarebbe il più forte nella nostra regione senza una donna profondamente umana e combattiva come la dott.ssa Vannini. Si è consapevoli che rispetto alle decisioni del Governo, ci sia ancora tanto da fare per poter garantire un futuro migliore ma siamo fiduciosi che, anche qui in Campania, le cose cambieranno.