8 settembre 2025:una serata presso Racconti di Vino, in Corso Aldo Moro 177 a S. Maria C.V. (CE), organizzata dall’Associazione Lattanino Cupolino APS ets .
A raccontarci della Luna, con la sua capacità di trasformare la scienza in racconto, l’astrofisico Prof. Giovanni Covone, docente di Cosmologia all’Università di Napoli Federico II, nonché Direttore Scientifico dell’Associazione Lattanino Cupolino.
Poche ore prima la Luna è entrata nel cono d’ombra della Terra. La sua luce rischiara campi e vigneti e con un calice di vino in mano ritroviamo il legame tra Terra e Luna.
La vendemmia può essere influenzata dalla Luna sia nella pratica agricola che in cantina, secondo un’antica tradizione popolare. La Luna calante sarebbe più favorevole per la maggior parte dei tipi di vino. In particolare, l’ultimo quarto sarebbe favorevole per l’imbottigliamento di vini dolci e per quelli destinati a rimanere in bottiglia per molto tempo.
“E se la Luna non fosse mai esistita? Come sarebbe cambiata la vita sulla Terra, la nostra scienza…e i nostri amori?” Il prof. Giovanni Covone con un linguaggio semplice, accattivante, ricco di contenuti e riflessioni ci ha guidato a trovare la risposta a questi interrogativi e forse anche ad altri.
La Luna nasce da un “impatto gigante”, quando un corpo celeste delle dimensioni di Marte, chiamato Theia, si scontrò con la giovane Terra. La collisione rilasciò un’enorme quantità di detriti incandescenti da entrambi i corpi, che si aggregarono in orbita formando gradualmente la Luna.
Il racconto divino della Luna si conclude con un’immagine, che va oltre l’abbraccio gravitazionale che ci lega a Lei, quella di Saturno visto alle spalle: in questa slide è possibile intravedere un pixel luminoso che a prima vista sembra una stella, ma in realtà è la nostra Terra. Al termine della gustosa apericena nel cortile del locale, si osservano ad occhio nudo la Luna e, accanto a lei, tracciando una linea immaginaria discendente verso destra per cinque volte la Luna, ecco che è possibile vedere un puntino luminoso che brilla: Saturno. E poi, dai telescopi dell’Associazione Astrofili Aurunca, i nostri occhi hanno potuto ammirare i crateri lunari del nostro luminoso satellite e l’eleganza dei dischi di Cassini del signore degli anelli.
Nei Racconti di vino e della Luna brindiamo, quindi, alla Luna, che nella congiunzione con Saturno ce lo racconta, ma anche alla scienza e a chi, come Giovanni Covone, ci aiuta a guardarla con occhi nuovi e più consapevoli.
Pina Cupolino