Italia, la disoccupazione scende al 6%: il livello più basso dal 2009

A luglio cala il tasso di disoccupazione in Italia mentre resta stabile quello dell’area OCSE. Aumentano gli occupati e diminuisce la quota di giovani senza lavoro.

L’Italia segna un passo avanti sul fronte occupazionale: a luglio 2025 il tasso di disoccupazione scende al 6%, contro il 6,3% registrato a giugno.

Un calo che rompe la stagnazione

Secondo l’ISTAT, a luglio i disoccupati sono diminuiti di circa 74 mila unità rispetto al mese precedente. Crescono invece gli occupati, con 13 mila posti netti in più in un solo mese. Su base annua, l’aumento sfiora le 218 mila unità.

Il tasso di occupazione sale al 62,8%, mentre quello di inattività raggiunge il 33,2%, con un lieve aumento mensile. È il livello di disoccupazione più basso dal 2009, segno di una fase positiva del mercato del lavoro.

L’aumento degli occupati riguarda soprattutto i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, mentre risultano stabili i contratti a termine e in lieve calo gli autonomi. La crescita interessa entrambi i generi, con un leggero vantaggio per l’occupazione femminile, e coinvolge in particolare la fascia d’età 25-49 anni, considerata la più dinamica del mercato.

Il numero complessivo di persone occupate supera i 24 milioni, confermando la tendenza alla crescita già osservata nel primo semestre dell’anno.

Giovani in ripresa

Il miglioramento riguarda anche i più giovani. Il tasso di disoccupazione nella fascia 15-24 anni scende dal 20,1% di giugno al 18,7% di luglio.

Questo calo, seppur lieve, segnala un maggiore accesso al lavoro per chi sta muovendo i primi passi nel mercato occupazionale, segmento che negli ultimi anni ha sofferto più di altri.

Scenario OCSE stabile

A livello internazionale, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) comunica un tasso di disoccupazione stabile al 4,9% a luglio, invariato da giugno.

In tutta l’area OCSE i disoccupati sono 34,3 milioni, con valori complessivamente stabili da aprile 2022. Nell’Unione Europea il tasso è fermo al 5,9% e nell’area euro al 6,2%.