DIREZIONE MARTE

Al Congresso Nazionale Congiunto della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia e della Società Geologica Italiana saranno illustrati anche studi riguardanti l’esplorazione dei corpi del sistema solare.

 

 

Uno degli studi presentati alla sessione di geologia planetaria riguarda l’evoluzione geologica di una regione delle medie latitudini del pianeta Marte dove la presenza attuale e passata di ghiaccio vicino alla superficie ha implicazioni per la ricerca di tracce di vita e la futura esplorazione umana.

 

 

Alessandro Frigeri  –  Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali di Roma (IAPS-INAF) :  “Il lavoro che presenteremo a Padova fa parte di una linea di ricerca sull’esplorazione di Marte che stiamo portando avanti a Roma, all’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana.

Nel caso della regione di Tempe Terra, situata alle medie latitudini di Marte, la storia geologica include processi vulcanici, tettonici, glaciali e fluviali in una zona di raccordo globale fra altipiani e bacini”.

 

Dal 15 al 18 Settembre – 1000 scienziati – 1100 ricerche inedite – 38 sessioni scientifiche a Padova  per  il Congresso Nazionale Congiunto delle più prestigiose società scientifiche italiane quali la Società Italiana di Mineralogia e Petrologia, fondata a Pavia 85 anni fa e la Società Geologica Italiana fondata da Quintino Sella nel 1881!

 

Tutto il mondo delle GeoScienze sarà a Padova per quattro giorni!

 

Nel link il programma di tutto il Congresso congiunto SIMP, SGI 2025

 

 

“Il lavoro che presenteremo a Padova fa parte di una linea di ricerca sull’esplorazione di Marte che stiamo portando avanti a Roma all’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana.

Questo studio si basa sulla carta geologica dell’area che abbiamo precedentemente sviluppato partendo dai dati tele-rilevati dalle missioni orbitali che hanno documentato l’area con immagini, dati spettroscopici e dati topografici.

 

Lavorando con tecniche di fotogeologia e spettroscopia, e sfruttando il fatto che sulla superficie di Marte la geologia è ovunque esposta, ricostruiamo le relazioni stratigrafiche tra unità geologiche.  Non avendo accesso diretto all’area di rilevamento per il campionamento e la datazione, utilizziamo la densità di craterizzazione per avere la datazione assoluta delle diverse unità geologiche.  Come sulla Terra, la carta geologica diventa così la base per individuare una o più ipotesi sulla sequenza di eventi che si sono susseguiti fino all’impostazione dell’assetto attuale che possiamo osservare oggi. Nel caso della regione di Tempe Terra su Marte che presenteremo a Padova, la storia geologica include processi vulcanici, tettonici, glaciali e fluviali in una zona di raccordo fra altipiani e bacini dove la presenza attuale e passata di ghiaccio vicino alla superficie ha implicazioni per la ricerca di tracce di vita e la futura esplorazione umana.”. Lo ha dichiarato Alessandro Frigeri dell’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali dell’INAF di Roma.

 

A presentare lo studio sarà Monica Rasmussen, che studia la geologia dei corpi del sistema solare.

 

Sarà Padova ad ospitare, dal 15 al 18 Settembre il Congresso Nazionale congiunto della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia e della Società Geologica Italiana che avrà come sede fissa il Padova Congress.

 

Ben 1000 geologi – 1100 ricerche –  38 sessioni scientifiche! La comunità scientifica illustrerà in anteprima alla stampa, studi e ricerche sulle bio – geoscienze, sul clima, sull’evoluzione del Pianeta Terra, dalla Tettonica dalla Geochimica, sulla Cartografia Geologica o ancora sulla Geomorfologia, sulle applicazioni Industriali in Mineralogia, Petrografia e Geochimica, sulla Mineralogia, sui Rischi Naturali, sulla Vulcanologia, sulla Sismologia. Al Congresso di Padova le ultime ricerche nel campo delle geoscienze ed anche sui cambiamenti climatici. Tra i temi anche gli studi sulle materie prime critiche!

 

 

 

Inaugurazione – Lunedì 15 Settembre al Padova Congress – ore 14 e 30 con la Tavola Rotonda alla quale sono stati invitati tra gli altri: Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca, Gilberto Picchetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Nello Musumeci, Ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare, Adolfo Urso Ministro delle Imprese e del Made in Italy.

 

Invitati Rodolfo Carosi, Presidente della Società Geologica Italiana, Paolo Mazzoleni, Presidente della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia, Fabio Florindo, Presidente dell’INGV, Maria Siclari, Direttore Generale e Direttore ad Interim del Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia ISPRA, Arcangelo Francesco Violo, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi.

 

Lunedì 15 Settembre – Ore 14 e 30 – Padova Congress – Sala Mantegna – Padova!

 

Al Congresso di Padova, Luca Parmitano, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea, condividerà la sua visione del pianeta Terra dallo spazio, guardando verso nuove frontiere e parlerà delle future missioni sulla Luna e su Marte.

 

Al Congresso anche Jan Zalasiewicz, geologo polacco, paleontologo, dell’Università di Leicester, che ha guidato il Gruppo di Lavoro sull’Antropocene ed ancora Sabrina Speich, oceanografa.

 

La ricerca di Sabrina Speich si concentra sulle dinamiche oceaniche e sul loro ruolo nel cambiamento climatico, ricercatrice affermata a livello internazionale anche sulla modellistica oceanica.

 

Al Congresso di Padova ci sarà anche Wolfgang Maier dell’Università di Cardiff.

 

Maier sta studiando i sistemi magmatici mineralizzati nell’Africa meridionale. Le sue ricerche sono concentrate anche sulla Finlandia (Kevitsa, Penikat), sul Canada (Bell River e Highbank Lake Complexes), sul Brasile (Caraiba, Mirabela), sull’Australia (Giles Complex, Hart dolerite).