Quale futuro per l’UE – parte 2

l'inconsistenza europea

Altro esempio della inconsistenza politica e diplomatica dell’Unione europea, che intralcia il prosieguo del processo integrativo UE, è dimostrato dall’assenza di rappresentati/delegati UE da tutti i tavoli delle trattative delle crisi in corso: dall’incontro Trump-Putin ai tentativi di mediazione tra Putin e Zelensky e fino alla gestione della crisi in Medioriente.

Infine altra problematica, ma certamente non l’ultima, ripresentatasi con la crisi Russia-Ucraina è la necessità o meno per l’UE di dotarsi di un proprio esercito. È una questione sorta già negli anni della guerra fredda, quando i confini europei si sentivano minacciati dall’Unione sovietica, e che allora gli stati UE decisero di risolvere affidandosi all’ombrello NATO, come accade ancora oggi. Le motivazioni che hanno fatto propendere per la NATO sono state svariate e vanno un po’ dal classico disaccordo tra gli Stati in seno al Consiglio europeo, alla paura francese per un possibile riarmo tedesco e fino alle classiche posizioni pacifiste che contrastano l’idea di un esercito.

Va ricordato che Francia e Germania per due secoli e mezzo sono state in competizione tra loro e che solo nella storia recente hanno visto una normalizzazione dei loro rapporti, grazie soprattutto alla nascita della fu Comunità economica europea (oggi UE). Gli strascichi dei loro passati rapporti conflittuali si ripresentano talvolta ancora oggi.

Ma serve davvero un esercito UE, e come andrebbe composto?

Innanzitutto sulla composizione ogni Stato dovrebbe fornire risorse militari o in base alla popolazione o in base alla sua contribuzione al bilancio dell’UE.

Sulla utilità o meno di un esercito per poter difendere i propri confini ovviamente ci si divide tra chi è a favore (e a torto viene indicato come guerrafondaio) e chi è contro.

Chi scrive è contro la guerra ed a favore però di un esercito UE non NATO perché costituirebbe un passo in avanti verso il processo integrativo UE, a cui mancano ancora altri tasselli fondamentali come l’unione fiscale e la comunitarizzazione del debito (altri tasti dolenti!). Però ce lo vedete un esercito europeo composto a maggioranza di tedeschi comandato da un francese?

Ad ogni modo la creazione di un soggetto sovranazionale come gli Stati Uniti d’Europa è l’unica soluzione per superare i momenti di crisi e se esistesse già oggi sarebbe sicuramente più agevole fronteggiare il trumposaurus rex, con l’unica differenza che mentre il T-rex aveva gli arti superiori corti, Trump ha le mani lunghe essendo stato condannato per molestie sessuali oltre che invischiato nell’affaire Epstein. Ad ogni modo sono entrambi predatori a sangue freddo.