Il Castello deve rinascere intero

La comunità ha diritto a vedere il castello e il parco ad esso annesso pienamente recuperati. Dopo secoli di attesa, il castello è stato donato al Comune, diventando patrimonio pubblico e aprendo una concreta opportunità di valorizzazione culturale e sociale. Tuttavia, una parte significativa del complesso – le torri, la cinta muraria e una porzione del parco – resta ancora in mano privata e versa purtroppo in uno stato di degrado che si aggrava con il tempo. Il mantenimento della proprietà privata di beni vincolati comporta oggi oneri e responsabilità rilevanti. La gestione di torri, cinta muraria e aree circostanti richiede interventi continui, spese ingenti per consolidare le strutture, garantire la sicurezza e conservare l’integrità del bene. Anche il proprietario più motivato potrebbe trovarsi sopraffatto: il rischio concreto è che il degrado continui o che gli interventi restino parziali, incapaci di assicurare la sopravvivenza e la fruibilità dell’intero complesso. La prospettiva più concreta e sicura per garantire il recupero integrale resta quella pubblica. La proprietà pubblica da parte del Comune permetterebbe di coordinare le risorse necessarie, assicurare la continuità architettonica e funzionale del complesso e proteggere la sicurezza, affidando le responsabilità a chi può effettivamente sostenerle. Al contempo, è possibile immaginare una modalità di collaborazione che valorizzi il ruolo delle proprietà cedenti. Ad esempio, si potrebbe costituire una fondazione senza scopo di lucro, dedicata al castello e al suo parco, che ne riconosca nella denominazione e nelle finalità il contributo storico della proprietà precedente. In questo modo, la parte privata vedrebbe riconosciuta e valorizzata la propria disponibilità e il proprio impegno, ottenendo una attestazionepubblica e duratura consentendo alla comunità il pieno ed integrale godimento del castello, delle torri e del parco annesso.