Uccisa travolta da un’auto: aveva una relazione con l’uomo alla guida

Da omicidio stradale a femminicidio?

Fiumicino. Martedì sera, 23 Settembre, poco dopo le 20, una donna di 34 anni, Simona Bartoletto, che camminava a bordo strada proteggendo il figlio dal traffico, è stata centrata da una Smart e trascinata per metri. Per lei non c’è stato nulla da fare, mentre il bambino è rimasto miracolosamente illeso.

Alla guida della Smart che l’ha travolta, c’era un uomo di 30 anni con cui la vittima aveva una relazione.

Secondo le prime testimonianze, i due avrebbero avuto un litigio poco prima dell’incidente.

L’uomo, che indossava un braccialetto elettronico antistalking da circa un anno e mezzo, dopo una denuncia dell’ex compagna, è risultato positivo all’alcool test, ed è attualmente indagato per omicidio stradale. Tuttavia, la Procura di Civitavecchia non esclude l’ipotesi del femminicidio, vista la dinamica sospetta e alcuni precedenti.

I cellulari dei due sono stati sequestrati e le autorità stanno analizzando telecamere e testimonianze per chiarire se si sia trattato di un tragico incidente o di un gesto volontario.

Il legale dell’investitore, avvocato Mario Mangazzo, ha dichiarato: “I rapporti tra i due erano sereni. Nomineremo un nostro consulente medico legale per seguire l’autopsia”.

Tuttavia, se emergessero prove di volontarietà, l’accusa potrebbe passare da omicidio stradale a omicidio volontario.

L’inchiesta è ancora in corso e saranno le Forze dell’ Ordine a chiarire quali siano state le dinamiche precise dell’incidente.

Se dovesse trattarsi di femminicidio, sarà l’ennesimo segnale di quanto continui ad essere grave il problema della tutela femminile.