In un contesto di crescente tensione tra Israele e Hamas, la Global Sumud Flotilla ha subito un intervento decisivo da parte delle autorità israeliane. Ben 473 attivisti, tra cui oltre 40 italiani, sono stati arrestati mentre cercavano di raggiungere Gaza. I quattro parlamentari italiani a bordo – Marco Croatti, Arturo Scotto, Annalisa Corrado e Benedetta Scuderi – sono stati liberati e sono tornati a Roma, ma con sentimenti contrastanti: sollievo per la propria sicurezza, ma anche preoccupazione per i compagni ancora in carcere.
Gli attivisti, dopo essere stati trasferiti nei centri di detenzione israeliani, hanno denunciato condizioni disumane e maltrattamenti, tra cui la privazione di cibo e acqua. Le autorità italiane hanno contattato il Mossad per avere aggiornamenti sulla situazione dei detenuti. Nonostante il rientro dei parlamentari, la polemica si infiamma: il ministro israeliano Ben-Gvir ha definito gli attivisti “terroristi”, alimentando la tensione tra Italia ed Europa.
La Flotilla, che stava portando aiuti umanitari, ha visto altre 45 imbarcazioni salpare dalla Turchia, segno di come la solidarietà per Gaza continui a mobilitarsi nonostante le difficoltà. I parlamentari, pur rientrati, esprimono la loro rabbia per gli insulti subiti e l’incertezza che circonda il destino degli altri volontari, auspicando la loro liberazione al più presto. La situazione rimane critica, con crescenti richieste di attenzione internazionale su quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza.