Lavoratori TMA ex Jabil, consegnano richiesta al ministro Urso.

Venerdì 10, in occasione della presenza del Ministro Urso a Caserta per l’inaugurazione della Casa del Made in Italy, una delegazione di lavoratori ex Jabil, oggi TMA ha consegnato una lettera al Ministro, a nome di TUTTI i lavoratori del sito di Marcianise, chiedendo un incontro e annunciando un sit-in da tenersi nei prossimi giorni.
La maggioranza dei lavoratori TMA, non è a conoscenza del contenuto della lettera, pertanto ne prendono le distanze, soprattutto se la missiva non rispecchia quella che oggi è la vera desiderata di una gran parte dei dipendenti, che dal 1^ Agosto riconoscono la nuova proprietà come datore di Lavoro.
Se c’è la possibilità e la necessità di riaprire un tavolo di discussione, deve essere solo ed esclusivamente per entrare nel merito del progetto presentato da TMA più di un anno fa e condiviso/approvato anche da Invitalia. Deve servire per conoscere il portafoglio clienti, con rispettiva saturazione e volumi.
Deve avere l’obiettivo di condividere unitariamente un percorso lavorativo che tuteli ancora di più i 400 dipendenti, provando tutti insieme a realizzare accordi di gestione che mettano sempre di più in sicurezza, l’intero sito nella nuova ragione sociale.
Basta perdere tempo prezioso con chi continua a parlare di “lavoratori Jabil”, di sit-in o di riaprire tavoli istituzionali per trovare nuovi imprenditori/interlocutori.
Va ricordato per l’ennesima volta, che l’ultimo tavolo al MIMIT (aprile 2025), è stato disertato, perché una parte di Lavoratori, gli stessi che venerdi hanno consegnato la lettera al Ministro Urso, decisero che non c’erano le condizioni di un confronto sereno e collaborativo tra le parti. Nel corso dell’ultimo anno, è stato sostenuto che l’art 47, non sarebbe stato efficace senza accordo sindacale e invece ad oggi risulta essere validissimo.
È stato detto che la CIGS non sarebbe stata concessa senza la firma della Rappresentanza Sindacale e invece oggi abbiamo uno strumento che l’azienda utilizza unilateralmente.
E ci rivolgiamo a chi ancora non si riconosce dipendente TMA, a chi ancora continua a sfilare dietro striscioni con la scritta JABIL:
“Basta speculazione. Non avete mai avuto alcuna soluzione vera in mano. Avete solo giocato e state continuando a giocare con la pelle dei Lavoratori”.
Pertanto se la lettera consegnata al Ministro non dice questo, non può passare a nome di TUTTI I LAVORATORI TMA del sito di Marcianise.
Non può passare a nome di quella parte di dipendenti che dal 1^ Agosto, si sta impegnando quotidianamente nel rispetto del proprio ruolo di lavoratore, per contribuire in maniera positiva a questo nuovo progetto industriale.
Una parte di Lavoratori TMA