MTV Music chiude: la fine di un’epoca e la memoria di una generazione

La notizia è passata quasi in silenzio: entro la fine del 2025 MTV Music chiuderà definitivamente le trasmissioni. Per molti è solo una curiosità, ma per chi è cresciuto negli anni Ottanta e Novanta è qualcosa di più profondo: è un addio alla propria giovinezza, a un modo di sentire e di sognare.

Quando nel 1981 MTV trasmise il suo primo video, Video Killed the Radio Star, nacque una rivoluzione. La musica non si ascoltava più soltanto: si guardava. Per noi nati tra il 1980 e il 1986, quella sigla colorata era un portale verso un altrove: il mondo arrivava nelle nostre stanze attraverso un flusso di immagini, suoni e volti che parlavano di libertà. MTV non era solo intrattenimento: era il simbolo di un tempo nuovo, di una generazione che imparava a conoscersi attraverso la musica.

Negli anni Novanta, MTV era molto più di un canale: era una comunità. Con i suoi VJ, i programmi come TRL, i countdown e le dirette da Londra o New York, rappresentava un linguaggio comune, una grammatica della giovinezza. Ognuno aveva la propria colonna sonora: i Nirvana, i Cranberries, i REM, gli Oasis, o il pop luminoso di Madonna. Ogni video diventava un piccolo frammento di identità, una forma di appartenenza.

Ricordo ancora quando, tra gli altri, nel 2005 MTV trasmetteva i video musicali di  James Blunt. You’re Beautiful risuonava ovunque, e quel video -con lui che canta su una scogliera grigia e si lascia cadere nel vuoto- sembrava parlare direttamente a noi, ai nostri silenzi adolescenziali, a quella malinconia dolce che accompagna le prime volte. C’era qualcosa di intimo nel modo in cui MTV metteva in scena la musica: un dialogo muto tra l’artista e lo spettatore, che oggi, nella velocità dei social, sembra irripetibile.

Poi è arrivato Internet, e tutto è cambiato. I video non si aspettavano più: si cercavano. La musica non era più un rito collettivo, ma un consumo solitario. MTV ha provato a reinventarsi, si è spostata verso i reality e le serie, perdendo lentamente la sua anima. Oggi, la chiusura di MTV Music non sorprende: è il naturale epilogo di una lunga metamorfosi, ma resta difficile non sentirla come una piccola ferita.

Per chi è nato tra il 1980 e il 1986, MTV è stata la soglia tra due mondi: l’ultimo respiro dell’analogico e il primo clic del digitale. Abbiamo imparato a sognare davanti a uno schermo, ma senza la fretta dell’istantaneo. Aspettavamo la canzone giusta, la trovavamo per caso, e in quell’attesa c’era già una forma di felicità.

Quando l’ultimo segnale di MTV Music si spegnerà, non si chiuderà soltanto un canale televisivo. Si spegnerà un simbolo collettivo, una voce che ha accompagnato la crescita di milioni di ragazzi. Ma forse, dentro ognuno di noi, resterà l’eco di quella musica che univa e faceva sentire vivi. Perché certe melodie- come certe età-non si dimenticano mai.