L’eco di Empedocle: il Mediterraneo dà voce alla filosofia

In copertina Ruggero Savinio, Empedokles (1983). Collezione privata

La Sicilia si conferma crocevia privilegiato del pensiero mediterraneo. In autunno tornerà il Festival delle Filosofie, appuntamento culturale ormai di riferimento nel panorama nazionale, nato per restituire alla filosofia la sua vocazione originaria: interrogare la realtà, generare comunità, costruire cittadinanza critica. Cuore pulsante della programmazione sarà la città di Agrigento, luogo che non è semplice scenografia, ma humus intellettuale: patria di Empedocle, terra liminale in cui l’eco del mito incontra la complessità del presente. Tra i protagonisti dell’edizione spicca il filosofo Giuseppe Girgenti (Università Vita-Salute San Raffaele di Milano), figura di primo piano degli studi antichi e tra i più attivi interpreti contemporanei del pensiero greco. Il suo ruolo non sarà marginale ma cardinale: conferenze, dialoghi e momenti accademici scandiranno la sua presenza, segnando l’identità della rassegna. Girgenti porta nel contesto festivaliero un tratto distintivo: rigore filologico e vocazione divulgativa, capaci di far vibrare testi millenari nel nostro tempo. Un contributo che rafforza la missione del Festival: non conservare la filosofia, ma riattivarla.

L’edizione di quest’anno si articolerà in quattro weekend tematici, ispirati ai quattro elementi empedoclei – terra, acqua, aria e fuoco- riletti come categorie culturali in dialogo con le urgenze del mondo contemporaneo. Ogni elemento diventa lente critica: acqua come simbolo di vita, vulnerabilità e cambiamenti climatici, terra come radicamento, ambiente e geopolitica, aria come respiro, creatività, mobilità e nuove tecnologie, fuoco come energia, trasformazione e conflitti contemporanei. Una struttura che permette al pubblico di attraversare dimensioni antiche e questioni civili attualissime, mostrando come la filosofia possa interpretare il mondo naturale, sociale e tecnologico senza smarrire il suo respiro originario. Qui il link con le date https://www.festivaldellefilosofie.it

Il calendario si aprirà con una lectio magistralis inaugurale dedicata alle ultime scoperte empedoclee. Non sarà un omaggio rituale, al centro le novità emerse dal papiro di Strasburgo, documento che ha restituito frammenti decisivi dell’opera di Empedocle, illuminando temi cosmologici e poetici finora discussi. L’intervento approfondirà queste acquisizioni alla luce della nuova e attesa edizione critica curata da Laura Gemelli Marciano, lavoro che sta ridefinendo con precisione la struttura e il messaggio del pensatore agrigentino, che  appare non come reliquia, ma come interlocutore vivo, capace di parlare all’ecologia del contemporaneo, alla crisi dell’identità e al ruolo dell’amore come principio cosmico.
Il Festival conferma la sua apertura ai più giovani con una lezione speciale al Liceo Classico “Empedocle”, pensata per mostrare la continuità culturale fra l’antico e la modernità letteraria. In particolare, si indagherà il filo che unisce Empedocle a Pirandello, entrambi figli della stessa terra e abitatori delle zone di confine tra razionalità e mito, identità e trasformazione, finzione e verità.
Tra gli appuntamenti da segnalare, anche la conferenza-dialogo con Paolo Colizzi sul tema dell’androgino diviso, mito platonico che attraversa la storia del pensiero occidentale, dalla Repubblica alla psicoanalisi novecentesca, fino alle odierne riflessioni su corpo, genere e desiderio di unità.
Il Festival delle Filosofie, nato dal desiderio di riportare il pensiero fuori dalle aule e dentro la vita civile, assume i contorni di un laboratorio pubblico di conoscenza, capace di parlare tanto agli studiosi quanto ai cittadini.
Agrigento- culla del paesaggio empedocleo e sentinella culturale del Mediterraneo- diventa invece  palestra di domande e visioni, luogo dove si ascolta il passato per interrogare il futuro. Perché, come ricorda la tradizione, la filosofia non nasce per spiegare il mondo dall’alto, ma per cambiarlo camminando insieme agli uomini.