Salotto finanziario con Nicolina Floriano, educatrice finanziaria

La tappa a S. Maria a Vico, rinviata per motivi meteo (doveva esserci il 25 novembre) rientra nel percorso di Educazione Finanziaria a cui è dedicato il mese di novembre.

Il progetto è entrato nelle scuole locali grazie alla sensibilità e lungimiranza di quattro donne: la docente Anna Pelella e la dirigente Rosa Prisco dell’Istituto Autonomo Comprensivo Galileo Galilei di Arienzo, la docente Menita Zimbardi e la dirigente Pina Sgambato per gli istituti Majorana e Bachelet a Santa Maria a Vico.

Cosa è un salotto finanziario? Si parla di finanza? Sì e no.

Floriano, Nicoletta per gli amici, ha prima spiegato il suo lavoro: è consulente finanziaria per lavoro ed educatrice finanziaria AIEF per passione. Ha specificato subito: “Non vendo nulla”.

Si è parlato, invece, di un tipo di violenza subdola e da poco riconosciuta, la violenza economica. La mancata presenza di donne nel mondo del lavoro ha riflessi economici non da poco: chi lavora paga più tasse proprio per sopperire a chi non lavora.

Riconosciuta dalla Convenzione di Istanbul solo nel 2011, la violenza economica è caratterizzata dalla mancata partecipazione femminile alla gestione economica delle finanze domestiche. Ancora oggi, infatti, molte donne dipendono economicamente dal marito/compagno, in stato di assoggettamento culturale e psicologico.

I numeri:

I dati sono inquietanti: a livello globale 1,4 miliardi di donne vivono in Paesi che non riconoscono la violenza economica come reato e/o non forniscono assistenza legale. Nell’UE non va meglio, i dati rilevano che il 12% delle donne europee ha subito abusi tra cui la violenza economica e a partire dai 13 anni.

Ciò dipende, oltre che dal retaggio patriarcale, anche da leggi che obiettivamente impediscono l’accesso delle donne agli studi: si parla di 2,7 miliardi di donne nel mondo.

In Italia il 37% delle donne non ha un proprio conto corrente e una donna su due dichiara di aver subito, nella vita, almeno un episodio di violenza domestica. I dati crescono tra donne separate o divorziate: si arriva al 67%.

La serata e gli interventi

Presso la sala delle Biblioteche Civiche Suessolane, Floriano ha sottolineato l’importanza della cultura economica proprio per far fronte a queste cifre così drammatiche.

In una breve intervista ha spiegato come e perché è nato il salotto finanziario: proprio per diffondere cultura finanziaria. Ha rilevato interesse tra i giovani che hanno partecipato al progetto di Educazione Finanziaria ed è importante perché lascia ben sperare per le coppie di domani. Agli studenti coinvolti nel percorso si rilascia un attestato di partecipazione.

Presenti anche le due psicologhe maddalonesi Anna Lombardi ed Emanuela Ricupito: i loro interventi hanno parlato della violenza domestica e di genere e di come essa si manifesti: isolamento della vittima, controllo, stalking, umiliazioni, etc.

Il pubblico, composto da avvocati, docenti, studenti, ha contribuito con testimonianze di vita vissuta a livello professionale: la docente Gerarda Nuzzo ha raccontato un caso di violenza domestica, l’avvocatessa Maria Antonietta della Rocca ha raccontato un caso emblematico di separazione a causa di abusi familiari: la vittima era in uno stato di tale soggezione nei confronti del partner da credere a tutte le sue improbabili minacce.

C’è ancora tanto da fare ha sottolineato Carmine De Lucia e, concordando con Nuzzo, ha auspicato laddove (come spesso accade) la politica non ha la conoscenza/voglia/sensibilità di affrontare certe tematiche, l’intervento della società civile. Come? Parlandone, dando pubblicità ad eventi del genere, sensibilizzando l’opinione pubblica.

Apprezzato e indossato subito da tutti i presenti il fiocco rosso, gadget realizzato da Foriano; graditi gli omaggi di penne e block notes.