CASTEL VOLTURNO. PROGETTO TERRA DEI FUOCHI, INTERVISTA ALL’ASSESSORE ANASTASIA PETRELLA.

di Maria Perillo.

CASTEL VOLTURNO. Progetto Terra dei fuochi, un progetto ambizioso che si promette di incrementare, per mezzo di telecamere, l’azione di monitoraggio e controllo a divieto dello sversamento illecito dei rifiuti.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attraverso il S.U.A. che è la stazione unica appaltante ha indetto un bando di gara a cui il comune di Mondragone e Castel Volturno hanno partecipato insieme.

L’ affidamento dei “Lavori afferenti attività di controllo e tutela ambientale atte a contrastare il fenomeno dei roghi nei Comuni di Castel Volturno e Mondragone  sarà aperta il 17 ottobre 2017.

A tal proposito abbiamo intervistato l’Assessore all’ambiente del Comune di Castel Volturno Anastasia Petrella:

 

Assessore il progetto ‘terra dei fuochi’ è interessante e ambizioso, abbiamo  visto il video di presentazione…

 

è un bando a cui abbiamo partecipato insieme al comune di Mondragone diversi mesi fa.  La gara sarà espletata dalla S.U.A. Il 17 ottobre.
 
Le aspettative in qualità di Assessore quali sono in merito a questo progetto?
È un finanziamento preesistente alla nostra amministrazione lasciato a giacere, con i miei colleghi lo abbiamo ripreso in mano, ampliato le postazioni di controllo. C’è stato un grande lavoro di un  anno o forse più e  finalmente stiamo per vederne la luce. Le lungaggini burocratiche troppo spesso rallentano le attività amministrative.
Qualcuno, sotto il mio articolo di oggi pomeriggio, in cui si parlava del progetto, ha commentato che “tanto gli incivili arriveranno a rompere anche le telecamere”…

Non credo sia possibile, il progetto è tarato sul territorio. Ci ha lavorato un progettista, sicuramente non sarà la soluzione del problema ma 43 telecamere saranno un buon deterrente.

 

Questo genere di progetti però fa riflettere su un aspetto delicato che anche il sindaco Dimitri riprende spesso; il senso civico  di alcuni cittadini.
Perché si è dovuti ricorrere alle telecamere per cercare di impedire lo sversamento di rifiuti?
C’è una composizione strana di questo territorio: una parte, ovvero gli incivili, che non hanno alcun senso di appartenenza al territorio, l’altra parte (Che non è poi così esigua come si crede, ma rappresenta comunque una minoranza) di cittadini attivi, quasi sentinelle che collaborano costantemente con l’amministrazione. Ed è a questi ultimi che bisogna “rendere giustizia”. Sono loro la nostra linfa vitale.Per comodità ho diviso il territorio in 4 aree geografiche e creato dei gruppi Whatsapp ( già da un paio d’anni)in cui i residenti delle diverse zone segnalano disservizi, sversamenti o anomalie varie.Per comodità ho diviso il territorio in 4 aree geografiche e creato dei gruppi Whatsapp ( già da un paio d’anni)in cui i residenti delle diverse zone segnalano disservizi, sversamenti o anomalie varieCon le telecamere collegate direttamente al comando di polizia municipale sarà tutto più semplice.