di GIOVANNA PAOLINO
Caserta. E’ ancora emergenza sicurezza in Rione Acquaviva ed e’ ancora il Comitato Rionale Acquaviva , di cui e’ Presidente il Sig. Antonio Rea, a chiedere l’intervento dell’ Amministrazione Comunale per riqualificare questa parte di di Caserta , paralizzata economicamente e socialmente tra il passaggio a livello di via De Martino, le cave e l’ area Lo Uttaro di San Nicola La Strada.
Antonio Rea e’ uno dei coraggiosi imprenditori che stanno scommettendo con il proprio lavoro e con quello quello dei propri familiari sulla riqualificazione e sul riscatto di Rione Acquaviva.
” Ribadiamo che i Consiglieri Comunali di Rione Acquaviva – precisa Antonio Rea – sono completamenti assenti nel risolvere le problematiche di questo quartiere. I cittadini sono lasciati solo dalle istituzioni”.
A rappresentare Rione Acquaviva in Consiglio Comunale vi sono i Consiglieri Pasquale Antonucci e Antonio De Lucia. Il primo, peraltro, in aria di candidatura alle elezioni provinciali del 12 ottobre 2017 in appoggio al Sindaco Carlo Marino.
” Nel frattempo – continua Antonio Rea – assistiamo inermi nel quartiere alla chiusura di un sempre maggior numero di esercizi commerciali “.
Il problema sicurezza rimane la priorita’ in un rione dove pare che la legalita’ rimanga bloccata al passaggio a livello di via De Martino.
Al fianco del Presidente Rea altri componenti del Comitato Rionale Acquaviva fra il quali il Vice Presidente Sig. Antonio Rossi .

” Nel Rione Acquaviva – dicono – si sta verificando il problema legato ad un mancato controllo degli immigrati che , in numero sempre maggiore, hanno scelto di stabilirsi in questa parte di Caserta”.
” Fin qui tutto bene – precisa il Comitato Rionale Acquaviva- se non fosse che , in base a cio’ che a noi risulta, i contratti di locazione degli appartamenti concessi in locazione agli immigrati non sarebbero registrati”.
Ma non e’ tutto .
” Alcuni di tali immobili – continuano i componenti del Comitato – sarebbero di proprieta’ di autorita’ religiose . Si tratta di appartamenti di pochi metri quadrati all’interno dei quali vivono ammassate decine di persone senza una stabile occupazione “.

” Il nostro Comitato – precisa Antonio Rea- si sta da tempo attivando per favorire l’integrazione e l’inserimento sociale nel Rione Acquaviva. Questo stato dei fatti, tuttavia, alimenta nel quartiere un flusso di persone , soprattutto straniere, non monitorate dalle autorita’ che va ad implementare la microcriminalita’ gia’ in atto”.
A cio’ si aggiungono gli immigrati ospiti degli alberghi circostanti, in ossequio alla normativa vigente , che prevede i finanziamenti europei per gli enti e per le strutture che accolgono i migranti.
” Il nostro appello – conclude Antonio Rea- e ‘ che l’Amministrazione Comunale si attivi per riqualificare il Rione Acquaviva dove i residenti sono cittadini come quelli delle altre zone di Caserta ed in quanto tali meritano rispetto e tutela per i loro diritti”.