di Alessandro Fedele
CASERTA – L’incontro tra i vertici municipali casertani e il Sottosegretario del Ministero dell’Interno Domenico Manzione, ha visto come oggetto principale dell’incontro la questione migranti e in particolar modo l’accoglienza che si può dar loro ma ben ricambiata nei lavori socialmente utili. L’incontro è stato introdotto da una breve e simpatica recitazione di due componenti della “Fabbrica di Wojtyla”: Ivan Santelli e Mario Vilardi, interpretando un discorso tra due cittadini italiani che dovevano decidere le sorti dei gatti neri.
“Un progetto che dal 2007 vede ‘capofila’ il Comune di Caserta – dice Irma D’Amico coordinatrice di Casa Rut – anche le associazioni come la CARITAS e gli enti: Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e la Seconda Università di Napoli, sono sempre presenti nel sostenere le attività della nostra comunità”. Il progetto è avviato in case (ricoveri accoglienti per gli extracomunitari). Dopo la sistemazione in alloggi, non manca la scuola di italiano, che quest’anno conta più di 10 diplomati, come afferma un ospite della comunità. Allo studio per alcuni vi è abbinata l’attività sportiva, ad altri il lavoro, che proprio quest’anno ha visto assunzioni, per le opere socialmente utili, in Eco-Car.
La Coordinatrice nel suo intervento ha anche aggiunto che le loro opere di inclusione sociale vanno anche alla riqualificazione degli spazi pubblici. La chiama “inclusione sociale bilaterale”, così definita perché si tratta, come dice, di azioni che permettono di migliorare la vita di tutti.
Tirocini formativi e piedibus – dice D’Amico continuando sulla questione “inclusione” – sono
attività di inclusione e socializzazione. A questo il Sindaco Marino risponde con una battuta e dice: “adesso li manderemo a lavorare all’ufficio anagrafe”.
La parola in sala consiliare passa finalmente a Suor Rita, principale esponente di Casa Rut, che invoca la firma della legge Ius Soli. I racconti di Suor Rita non potevano essere raccontati facilmente in una conferenza perché molto lungi, al nostro giornale ha lasciato però un racconto della sua vita e del suo operato sul territorio casertano. “La camorra, non la mafia, è la causa di sfruttamento delle persone che costantemente salviamo dalle strade, specialmente donne”. Queste alcune parole, già molto forti, che riassumono la necessità di un sistema di accoglienza per persone che sfuggono alla mano crudele.
La parola conclusiva è del Sottosegretario Manzione il quale ha elogiato Caserta per la “forza delle braccia” impiegate sul territorio. Rivolgendosi ai casertani ha poi promesso un ritorno della sua funzione in città per discutere della gestione dei migranti.
___
Foto e Video by Fedele Luigi