Buona la prima per “Luigi e Carlo Vanvitelli parlano al futuro”

Ieri presso il teatro Ricciardi di Capua, in occasione dei 250 anni  dalla morte di Luigi Vanvitelli,  è stato rappresentato lo spettacolo “Luigi e Carlo Vanvitelli parlano al futuro”, testo di Dalia Coronato, musiche di Marcello Massa, produzione Teatro Ricciardi. Grazie a questo bel reading musicale, a cura della heart sound Orchestra (Direttore d’orchestra Domenico Rocco) e dell’Accademia Ricciardi,  è stato possibile ripercorrere la vicenda biografica di Luigi Vanvitelli e la sua famiglia e aver contezza dei valori che hanno animato la sua vita e della genesi delle sue maggiori opere architettoniche. Per quanto riguarda le musiche, Marcello Massa si è concentrato principalmente sul tipo di musica che i Vanvitelli avrebbero potuto ascoltare nel periodo in cui hanno vissuto. L’idea di base è stata quella di unire la musica del 700 con il jazz. Per non scimmiottare tale periodo Massa si è limitato a utilizzare il jazz solo da un punto di vista armonico e non melodico. Le melodie dei brani sono pressappoco in stile, così come le orchestrazioni, con un’evidente ispirazione a Cimarosa, Mozart, Vivaldi, Bach e Haydn. Per fornire solo qualche esempio, molto interessante è stata la composizione ispirata all’ ouverture delle Nozze di Figaro di Mozart, per accompagnare la parte della lettura del testo relativa alla progettazione del teatro di corte, con un misto tra recitativo ed aria, che si è concluso infatti con l’accompagnamento solo pianistico alla voce recitante,  quasi come un recitativo mozartiano. Al termine della serata Dalia Coronato ha ringraziato l’associazione “Christian Gravante amico di tutti” che lodevolmente si prodiga per sostenere gli adolescenti meritevoli attraverso borse di studio.

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