“Caiazzo non si lega”, un’iniziativa contro una (tra le tante) misure “curiose” previste dalla legge mancia

In un emendamento alla legge di bilancio alla fine del 2024 era riemersa al Parlamento, con sorpresa e un certo disappunto, la cosiddetta “legge mancia”, con un fondo di 102 milioni di euro in tre anni,costituito da risorse a disposizione e non utilizzate dai gruppi della maggioranza, destinato a finanziare alcune misure in favore degli enti locali che vengono destinate con specifico atto di indirizzo. I fondi sono poi assegnati con un decreto del presidente del Consiglio dei ministri. Sarebbe stato giusto presumere che gli interventi favoriti dal fondo fossero stati quanto di piú urgente e necessario in materia di lavori pubblici, risanamento del territorio, edilizia scolastica o altri ambiti sempre precariamente gestiti per le ridotte risorse finanziarie delle amministrazioni. E invece no. Troviamo i 100mila euro a un’associazione per la promozione del gelato artigianale ma anche i 50mila euro all’Accademia delle belle arti di Reggio Calabria per la realizzazione dell’opera “Monumento al carabiniere”. La Lega, tra le altre misure, chiese per esempio: un contributo di 100.000 euro per l’anno 2025 a favore del Teatro Marrucino di Chieti per il finanziamento della stagione di prosa; 30.000 euro per l’anno 2026 a favore dell’Istituto Nazionale Tostiano di Ortona (Chieti) per il recupero e la conservazione del patrimonio storico e artistico; 50.000 euro, per il 2025, al Comune di Asti per iniziative correlate alla celebrazione del 750° anniversario del Palio Astese. Forza Italia, invece: 400.000 euro per tre anni a favore dell’Associazione Locanda del samaritano O.D.V. di Catania; un contributo di 1 milione di euro per l’anno 2027 in favore della Parrocchia Santa Maria Assunta di Brignano, a Gera d’Adda (Bergamo), per la ristrutturazione del teatro parrocchiale; un contributo 300.000 euro in tre anni in favore della Fondazione Goldoni di Livorno per la realizzazione del Mascagni Festival. Fratelli d’Italia tra le sue proposte chiese: 3 milioni di euro in tre anni da destinare all’incremento dell’autorizzazione di spesa per lo svolgimento delle attività istituzionali del Club Alpino Italiano (Cai); un contributo di 250.000 euro per l’anno 2027 in favore del comune di Mentana (Roma) per la riqualificazione di Via G. Amendola; un contributo di 150.000 euro per l’anno 2027, in favore del comune di Gorga (Roma) per il restauro della fontana storica La Pastorella. Ma altri Odg a firma Lega si concentravano anche su interventi infrastrutturali come i 20 milioni in due anni al comune di Alessandria per realizzare il secondo ponte sul fiume Bormida e altri 5 milioni in due anni alla provincia di Alessandria per la nuova circonvallazione dell’abitato di Gavi. Quindi un elenco, che qui scriviamo parziale, di Odg che mescola opere di sostanza significativa e opere, un po’ diremmo, curiose, che lascerebbero intuire un palese esercizio di supporto al serbatoio di consenso sul territorio del deputato o senatore proponente. Sicché in questa legge mancia hanno trovato posto anche i 100mila euro per il rifacimento del manto stradale di via Frostella a Caiazzo (Caserta). E questo Odg ha sollevato in questi giorni indignazione e riprovazione in un gruppo di cittadini che hanno scritto una lettera di segnalazione, inviata alla stampa, dove sottolineano una coincidenza in riferimento alla famigerata via Frostella: “proprio su questa strada insiste una proprietà riferibile alla famiglia dell’on. Gianpiero Zinzi, deputato della Lega e commissario regionale del partito in Campania, amico fraterno del sindaco di Caiazzo Stefano Giaquinto, anch’egli recentemente entrato in “casa lega” e nominato vicecoordinatore provinciale”. Cosí continua il documento pubblicato dal titolo “Caiazzo non si lega” sottoscritto dai primi firmatari Ida Sorbo, Leandro Aragosta, Attilio Bruno, Erminio De Lucia, Raffaele De Marco, Antonio Marotta, Alfonso Marra, Ornella Rolli, Albino Siracusa, Carmelo Siracusa, Nicola Sorbo: “Ancora una volta – e sarebbe auspicabile essere smentiti – i territori che hanno bisogno di una buona politica rappresentano invece il nutrimento di cui si servono i politici per dimostrare di esistere. Se davvero l’on. Zinzi avesse avuto a cuore la città di Caiazzo e quella zona rurale su cui ha deciso di investire, avrebbe notato che a poca distanza dalla via Frostella ci sono due siti abbandonati: il primo è un casolare in località Monte Carmignano, conosciuto dai più come Masseria Marsella, teatro dell’eccidio nazista in cui furono uccisi 22 civili il 13 ottobre 1943 e per il quale le amministrazioni comunali da anni si sforzano di recuperarne la memoria, attingendo a fondi troppi esigui; l’altro è una cava di sabbia abbandonata dove anni fa furono sversate scorie d’altoforno, classificate come rifiuti speciali. La bonifica del sito sarebbe doverosa, e lo sa bene l’On. Zinzi che ha presieduto la Commissione speciale Terra dei Fuochi, bonifiche ed ecomafie della Regione Campania”. L’iniziativa sta ricevendo in queste ore interesse e nuove adesioni inviate attraverso la mail all’indirizzo di posta caiazzononsilega@libero.it. Abbiamo interrogato l’addetto stampa del Coordinamento Lega Campania da cui siamo in attesa di eventuale dichiarazione dell’on. Zinzi in merito all’oggetto dell’iniziativa caiatina. Segnaliamo inoltre che con prontezza il sindaco di Caiazzo Stefano Giaquinto domenica scorsa ha dichiarato: “Già finanziato il recupero del casolare di Monte Carmignano: 820mila euro Ministero dei Beni Culturali (Decreto ministeriale 7 marzo 2024). Un importante traguardo per la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio storico: con decreto del Ministro dei Beni Culturali del 7 marzo 2024, è stato finanziato con 820mila euro il recupero del casolare di Monte Carmignano”.