CAMPANIA. SITUAZIONE IDRICA, CACCIA AI NUOVI POZZI E NO AGLI SPRECHI

di Maria Perillo

CAMPANIA. Lo scopo è recuperare i 2000 litri al secondo di cui la siccità ha privato il territorio.

Ad oggi, nei tubi del servizio idrico, scorrono 19 mila litri al secondo, circa il 30% in meno rispetto allo scorso anno.

Fino a settembre, in alcune zone della Campania, il razionamento dell’acqua dovrà essere prolungato a causa di una situazione di sofferenza idrica.

Un piano per trovare nuove risorse era già stato studiando quando la Regione chiedeva lo stato di calamità naturale.

Lo scopo era recuperare i 2000 litri in sofferenza. Ne è seguita apposita delibera regionale che ha stanziato più di 5 milioni mettendo in preventivo 23 interventi.

Nel frattempo il fenomeno siccità non ha mollato la presa e dall’ondata di caldo della scorsa settimana bacini idrici e pozzi sono andati ancora più giù.

È stata così convocata una riunione dall’ E.I.C. (ente idrico campano) di cui è presidente Luca Mascolo che si ritiene soddisfatto dei risultati raggiunti. Stando alle sue statistiche, per il 15 settembre si avranno a disposizione 1500 litri sui 2390 previsti. Sensibilizza inoltre gli addetti ai lavori al controllo dei pozzi supplementari poiché potrebbero risultare inquinati.

 

È da luglio che le  zone di Salerno Est, Cilento, entroterra domitiano e flegreo si vive questo disagio ed il nuovo commissario dell’ Abc Sergio D’ Angelo rassicura: “noi il nostro l’abbiamo fatto”.

Entreranno infatti in funzione due nuovi pozzi a San Felice a Cancello e cinque tra Afragola e Casoria.

Lo stesso D’Angelo suggerisce di partire con una campagna di sensibilizzazione data la prossima riapertura di scuole e pubblici uffici.

Col 30 % in meno di circolazione idrica non possiamo sicuramente dire  che piova sul bagnato.