di GESUALDO NAPOLETANO
CASAL DI PRINCIPE – Domani è la 23esima ricorrenza della barbara uccisione di don Peppe Diana, avvenuta a Casal di Principe nel lontano 1994 ad opera della camorra. Una giornata davvero importante per i cittadini di Casal di Principe, ma soprattutto per l’intera regione. Don “Peppino” Diana, un uomo prima che un sacerdote sempre al servizio del suo popolo, sempre disposto ad aiutare la gente che ha vissuto durante gli anni dell’assoluto dominio della camorra casalese. Un impegno civile e religioso contro la camorra dettato dall’amore per il suo popolo. Ha cercato in tutti i modi di sostituirsi all’assenza di uno Stato indifferente che per anni, e ancora oggi, si è “alleato” con il terrore, con la violenza, con i soprusi, in due sole parole….con la criminalità organizzata. Il popolo casalese domani, come ogni anno, vuole ricordarlo nel miglior modo possibile, anche perchè come disse lo scrittore Cesare Pavese: “Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi”. E sono proprio gli attimi che vanno coltivati e vissuti, per non cancellare quella memoria che serve a noi mortali per non continuare a sbagliare, o meglio ancora per combattere contro chi commette illegalità.