di GIOVANNA PAOLINO
Caserta. Antonio Rea, Presidente del Comitato Rionale Acquaviva, proprio non ci sta e scende in campo per segnalare , con la passione e l’incisivita’ di sempre, la situazione di degrado e di acquiescenza amministrativa che si sta verificando nel Rione Acquaviva.
” Questo quartiere – dice Antonio Rea- continua ad essere la parte piu’ degradata di Caserta . Qui da noi il turismo di massa che sta caratterizzando l’economia della citta’ sembra essere una cosa lontana . Nel Rione Acquaviva i negozi chiudono, il degrado permane , la sicurezza e il controllo della Polizia Municipale e delle Forze dell’Ordine sono inesistenti, e l’amministrazione comunale , benche’ da noi ripetutamente sollecitata per intervenire, e’ assente “.
Un vero e proprio ciclone le parole di Antonio Rea che non le manda certamente a dire al Sindaco Carlo Marino , con il quale la questione Rione Acquaviva non e’ mai stata affrontata.
” Piu’ volte abbiamo chiesto un incontro al Sindaco – spiega il Presidente Rea- ma per suoi contrattempi sopravvenuti non si e’ mai potuto gestire il problema”.
Resta il fatto, comunque, che , in questo momento, nel Rione Acquaviva sembra esercitare un ruolo privilegiato il Comitato Citta’ Viva associazione che da tempo gravita nell’area del Movimento Speranza per Caserta.
” Risulta essere completamente incomprensibile per noi , in quanto residenti del quartiere e in quanto componenti di un altro comitato- arringa Rea- la ragione per cui al Comitato Citta’ Viva e’ consentito entrare nelle villette comunali , come quelle in Piazza Po e in Via Arno , per gestire eventi e svolgere attivita’ senza alcuna autorizzazione da parte del’amministrazione comunale “.
Ancora una volta, dunque, il gruppo -spalla di Speranza per Caserta si ritrova al centro di polemiche relative alla gestione dei beni comuni.
Secondo i residenti il gruppo del Comitato Citta’ Viva ,” in un primo momento, si sarebbe introdotto all’interno delle villette comunali di Rione Acquaviva, forzando addirittura le serrature sistemate dal Comune . Adesso, e non si comprende a che titolo, i componenti del Comitato entrano sempliciter in quanto forniti di chiave”.
Ma non e’ tutto . Ai componenti del Comitato Citta’ Viva viene anche consentito affiggere manifesti nel Rione Acquaviva senza pagare i previsti tributi.
” A nome dei residenti e del Comitato che presiedo – afferma Antonio Rea- mi permetto di chiedere la Sindaco Carlo Marino per quale ragione al Comitato Citta’ Viva vengono consentiti questi comportamenti , che non sono da considerarsi privilegi ma vere e proprie violazioni delle norme di legge a danno del principio pluralista che e’ alla base della liberta’ di associazione “.
Sta di fatto che l’esercito di Speranza per Caserta risulta essere abbastanza variegato .
Si pensi che nella citta’ di Caserta operano ben 4 Associazioni o Comitati che ruotano nell’area del gruppo rappresentato in Consiglio Comunale da Norma Naim , Francesco Apperti e Antonello Fabbrocile, gruppo, che, ricordiamo, solo per dovere di cronaca, al ballottaggio del 2016 , nonostante 7mila preferenze, non si schiero’ contro il candidato Sindaco Carlo Marino , dichiarando di astenersi dal voto.
Comitato Citta’ Viva, Comitato Villetta Giaquinto, Laboratorio Millepiani ed i Centri Sociali ex Canapificio : questi i 4 gruppi associativi che sostengono Speranza per Caserta e la cui azione sul territorio della citta’ di Caserta risulta essere legata alla discussa gestione dei beni comuni.
Nonostante le numerose polemiche Comitato Citta’ Viva agisce nel Rione Acquaviva; Comitato Villetta Giaquinto domina nella omonima villa comunale in Via Galilei; Laboratorio Millepiani risulta. invece, dominus incontrastato nella ex Caserma Sacchi ; ed , infine , l’ex Canapificio , proprio dinanzi la Reggia di Caserta , e’ gestito dai Centri Sociali.
Va detto, pero’, che da una attenta analisi di questi 4 gruppi associativi emerge che ” l’esercito dei beni comuni” non e’ poi cosi’ numeroso.
” I componenti di queste associazioni – ribadisce Antonio Rea – sono sempre gli stessi . Sono , invece, i Comitati a cambiare nome a seconda delle zone di Caserta che vanno ad occupare “.
In effetti , se si pensa che Imma D’Amico fa parte sia di Comitato Citta’ Viva che dell’ex Canapificio e Raffaele Giovine e’ componente sia di Comitato Villetta Giaquinto che di Laboratorio MillePiani, qualche domanda il cittadino se la pone.
” Il Comitato Rionale Acquaviva – conclude Antonio Rea- aveva chiesto all’Assessore Pontillo e al Dirigente Iovino di intervenire su questo abuso che offende ancora di piu’ il nostro quartiere . Ma nessuno ci ha dato risposta”.