La Casertana si ferma ancora una volta sul pari, impattando 1-1 col Giugliano, ben messo in classifica ma in fase calante. La partita, a dire il vero, è stata condotta bene dagli uomini di Iori, quasi sempre in controllo del gioco e a tratti in grado di affondare il colpo del KO agli avversari. La buona sorte ci è stata dunque avversa, anche perché il pari, come vedremo, è arrivato per il Giugliano negli ultimi minuti con un tiro fortuito. Iori ripropone il 3-4-2-1 insistendo, anche per gli acciacchi delle punte, col “falso nueve” Bakayoko; 4-3-3 per gli avversari. All’inizio, subito pericolosi i rossoblù con un traversone dalla destra di Paglino che Falasca non tramuta in gol, colpendo debole e centrale di testa (2’). Al 18’, poi, palla di Damian per Bakayoko, che fa da “torre” per il colpo a volo di Collodel, troppo centrale. Al 22’ si sblocca il risultato a favore dei falchetti con una punizione magistrale di Damian all’incrocio dei pali. La Casertana sembra dettate nettamente i tempi del gioco, imprimendo ritmi alti e sfornando varie occasioni per il 2-0 (27’ Carretta, 39’ Falasca). Nella ripresa, al 55’, la partita può essere chiusa: Bakayoko se ne va sulla destra e, di fronte al portiere avversario Russo, mette un’ottima palla al centro per Proia, che, tutto solo e col la porta sguarnita, tira molto debolmente e favorisce il salvataggio sulla linea di Solcia. Fallito il 2-0, la Casertana comincia a “sedersi” concedendo varie chance al Giugliano. Come al 58’, quando Balde prova un tiro da posizione defilata e Vilardi devia in corner. La “doccia fredda” arriva al 92’, momento in cui una palla, messa con la forza della disperazione degli avversari verso la porta di Vilardi, provoca il passaggio di Celeghin per Minelli, che la tocca per D’Agostino, il quale fa partire un destro a giro fortunato e allo stesso tempo imparabile: 1-1. Bisogna assolutamente scrollarsi da dosso questo momentaccio e cominciare a lavorare pazientemente e a testa bassa. La squadra può ancora fare bene e aspirare ad una tranquilla salvezza. Dovrebbe essere quella la collocazione in classifica. Per qualcosa di più, ci vorrebbe il Primario…
(Foto di Ciro Santangelo)