Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa:
“Disatteso il termine perentorio del 4/12/2024 per l’approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato.
Un ritardo che doveva far scattare lo scioglimento automatico dell’amministrazione comunale già il 5 dicembre 2024.
Per la inosservanza dall’art. 259 del D. Lgs. 267/2000, i Consiglieri di opposizione hanno proposto ricorso al TAR Campania che ha rimesso la questione di legittimità limitatamente all’aggettivo “perentorio” alla Corte Costituzionale che, per analogo ricorso di altro Comune, si pronuncerà il 20 maggio 2025.
UN FALLIMENTO TIRA L’ALTRO
Il sindaco, avendo trattenuto per sè la delega al bilancio e conoscendo sin dal 2011 il deficit di bilancio, si è dimostrato non solo un irresponsabile sui tempi di approvazione degli atti, ma soprattutto incapace nella gestione finanziaria per aver portato al fallimento il Comune.
Come se non bastasse, è stato bocciato dal Ministero dell’Interno anche il tardivo Bilancio stabilmente riequilibrato, per la cui redazione l’amministrazione si era avvalsa di una ditta esterna sciupando altri 22.000 euro, a dispetto dei dieci dipendenti neoassunti.
IN NESSUN ALTRO COMUNE SI TERREBBE UN SINDACO AL SUO POSTO DI FRONTE A QUESTI FATTI”