BENEVENTO – Alla memoria di Giovanni Caruso, emblema e simbolo per decenni dell’atletica leggera nel Sannio, giovedì 2 ottobre è stato intitolato il Campo Coni di Atletica Leggera di via Duca d’Aosta, nel Rione Libertà di Benevento, dopo i lavori di ammodernamento. La cerimonia, carica di emozione, ha reso omaggio all’iconica figura del compianto professore. La struttura, attualmente gestita dalla Provincia, pur essendo stata consegnata alla città resterà chiusa ancora per un periodo, in attesa della disponibilità delle attrezzature necessarie, dell’omologazione di pista e pedane e dell’affidamento a una o più associazioni sportive del territorio. Al taglio del nastro erano presenti la moglie, signora Marilina Cusanelli, accompagnata dalle figlie Rossella e Simona, insieme a numerose autorità locali e militari: il presidente della Provincia Nino Lombardi, il sindaco Clemente Mastella – che da giovane condivise esperienze sportive con Caruso – e il prefetto Carlo Moscarella Non sono mancate le rappresentanze istituzionali della FIDAL, regionale e nazionale. Il presidente del Comitato Regionale, Bruno Fabozzi, ha ricordato nel suo intervento l’impegno instancabile di Giovanni Caruso per l’atletica, i ruoli federali ricoperti con grande consenso e i successi conseguiti in oltre cinquant’anni di attività al servizio dello sport. Carlo Cantales, consigliere nazionale FIDAL, ha sottolineato nel suo discorso: «La mia partecipazione a questa giornata è stata motivata da un duplice senso di dovere: personale, per i ricordi legati alle competizioni disputate su questo impianto; e istituzionale, per portare i saluti del Presidente Stefano Mei e di tutto il Consiglio federale. Un dovere che si intreccia con il riconoscimento dell’importante eredità politica e sportiva lasciata da Giovanni, che ebbe l’onore di sedere in Consiglio Nazionale FIDAL prima di me.» Molto toccante anche la testimonianza di Gennaro Varrella, ex atleta della Libertas Amatori Benevento, che ha lanciato un messaggio di speranza: «Il mio augurio è che tanti giovani che praticheranno il Campo Caruso possano vivere le emozioni che io ho vissuto per anni. Finalmente questa struttura è ritornata alla sua identità, al luogo dove tutto è iniziato per me.» La cornice della cerimonia è stata impreziosita dalla presenza di tanti giovanissimi e cittadini del territorio. Un grazie unanime è stato rivolto alla Provincia e al Comune di Benevento, al Coni e al Comitato Regionale e Provinciale FIDAL e alle società sportive locali, che con il loro contributo hanno reso possibile la rinascita di un impianto destinato a custodire per sempre il nome e la memoria di Giovanni Caruso.