Di Michele Ventrone
Caserta. Da oggi, tutti i 15 e 30 del mese, usciranno articoli che ripercorreranno la storia della Casertana dagli albori ai giorni nostri. Lo faremo tappa dopo tappa, rimembrando successi e fallimenti, sogni e incubi, vittorie e sconfitte dei nostri amati “falchetti”, cercando di fornire a voi lettori sempre più aneddoti e pillole della nostra storia. Cominceremo ovviamente dalla fondazione fino ad arrivare ai giorni nostri. Non resta che augurarvi buona lettura con la storia della Casertana calcio!
La storia della Casertana, come quella di un’autentica compagine del sud, è una storia abbastanza travagliata, ricca di successi, traguardi, vittorie, ma soprattutto di fallimenti. A questi fallimenti, però, hanno fatto seguito pronte rifondazioni, che spesso hanno riportato il blasone al suo posto. C’è da dire, tra l’altro, che la nascita dei “falchetti” si pone in un periodo quasi preistorico del calcio: il lontano 1908. Il fondatore fu Mimì Bluette, un cameriere del circolo nazionale di piazza Margherita (oggi piazza Dante). Il nome scelto per la squadra fu “Robur Caserta”, colori sociali bianco e nero. Ovviamente, col passare del tempo, la squadra cambiò denominazione e colori. Nel 1912 si chiamò Unione Sportiva Volturno (colori nero e verdi) e nel 1921 Associazione Sportiva Ausonia. Nel 1924, invece, dalla fusione di questa società con la Pro Caserta (altra piccola società della nostra provincia) nacque l’Unione Sportiva Casertana, che prese i colori rossoblù. A livello di risultati, per ora, la nostra squadra gioca solo amichevoli, che però sono di successo. Basti pensare che nel 1925 i “falchetti” ottengono 34 successi su 36 partite disputate, grazie anche all’acquisto di ottimi calciatori come gli ungheresi Sangiorgi e Ruprich. Nella stagione 1925/26 la prima partecipazione alla Prima Divisione del campionato campano: terzo posto. Nella stagione successiva c’è, invece, la partecipazione al girone interregionale esteso a tutto il sud. Ebbene, dopo un buon inizio, il sodalizio casertano è addirittura escluso dal campionato per gli scontri avvenuti nella partita con la Roman, incontro in cui l’arbitro concede tre calci di rigore ai nostri avversari. La squadra è in seguito riammessa ottenendo un ottimo quarto posto. Ecco, però, il primo fallimento a intaccare un finora buono e rispettabile cammino.