Caserta. Riceviamo e pubblichiamo la mail di risposta del gruppo di associazioni firmatarie in merito alla gestione del verde del Parco della reggia.
Firmatari ancora una volta il gruppo composto 31 agosto composto da da Ciro Costagliola, già Presidente Ordine Agronomi e Forestali, Presidente IRVAT, Giuseppe Altieri, segretario Nazionale de L’Altritalia ambiente, Nando Astarita, storico del territorio e fondatore del gruppo FB Reggiando, Francesco Canestrini, già Soprintendente ABAP Basilicata, Enrico Ferranti, già ufficio Giardini di Napoli, Fernando Fuschetti, già Coordinatore regionale del C.F.S. Carmine Gambardella già Preside Facoltà di Architettura, Presidente Benecon, cattedra UNESCO, sigillo di merito Ministero della Ricerca, Matteo Palmisani, Delegato Lipu Caserta, Ottavio Pannone, già presidente dell’Ordine Avvocati, Cinzia Piccioni Ignorato, già ufficio Giardini di Napoli, Sergio Vellante, già Ordinario economia ed estimo rurale. Referente Italia Nostra in ASviS,Raffaele Zito, Agenda 21 Carditello e Regi Lagni.
Ci lusinga che la DG della Reggia per replicare ai nostri puntuali rilievi, in tema di manutenzione ordinaria e straordinaria del Parco, abbia ritenuto necessario produrre un documento di 6 pagine con un allegato tecnico di ulteriori 11 e ben 22 foto per elencare presunte giustificazioni tecniche e riconoscimenti di terzi che attesterebbero il buon governo del verde da parte della stessa. A dire il vero a dispetto della corposa risposta, ignorando ogni principio di concertazione e consultazione previsti dalla norma, emerge la superficialità della lettura di quanto segnalato nelle note citate e nella precorsa corrispondenza di cui sono seguito e corollario. Si rigettano le offensive allusioni a presunte richieste, le ingiuriose insinuazioni sulle supposte motivazioni che sarebbero alla base dei rilievi, nonché gli sgradevoli apprezzamenti espressi sul nostro territorio di certo non eticamente consoni a chi rappresenta, sia pure pro-tempore, un Museo Nazionale anche perché l’art. 2 del suo statuto, prevede che la Reggia “… contribuisce allo sviluppo economico, culturale e civile del territorio”. Pertanto, per quanto ovvio, non si entra nel merito di ogni controdeduzione di carattere tecnico specie perché, a questo punto, per una più appropriata valutazione degli aspetti fin qui sollevati relativamente al comparto gestionale del Parco, sarebbe opportuno considerare una più estesa e approfondita valutazione dell’intera gestione sia con riferimento ai suoi aspetti funzionali che di coerenza con gli obblighi normativo-procedurali. Con ogni e più ampia riserva.