I grandi bomber del calcio

I giocatori decisivi negli ultimi 15 metri dell'area di rigore e non solo

I grandi bomber dell’area di rigore. Gli attaccanti che spesso occupano le prime pagine dei giornali, sportivi e non, i più fortunati anche quelle dei rotocalchi rosa e qualche calciatore fotogenico e bello magari anche quelli di moda (esempio Cristano Ronaldo, David Beckham per il passato).

Ma veniamo ai grandi bomber, coloro in grado di bucare la difesa avversaria in qualsiasi momento, ce ne sono tantissimi, cerchiamo di riportarne alcuni in ordine però sparso.

Da dove si può partire?? Beh partiamo dal n. 17 della Juve primo goal all’esordio a San Siro contro il Milan, cross di Z. Zidane e schiacciata di testa in rete per un esordio niente male. Di chi stiamo parlando??? Re david che spesso andava in rete a San Siro, David Trezeguet, con il coro del Delle Alpi prima e dello stadium poi…Trezeghe Trezegheeee quando gioca segna sempre Trezegueeeee….mattatore dell’Italia a Euro 2000 (ricordo non propriamente felice per noi italiani).

Un serpente a sonagli degli ultimi metri il francese un cecchino che si allenava prima delle partite solo calciando contro un muro la sfera in qualche immagine inedita e rubata delle telecamere di SKY  (Tele + o Stream per il passato) mettendola dove voleva mirando in maniera precisa, al franco argentino bastava anche un solo pallone servito bene, per sbatterlo dentro di prepotenza, di forza ma anche di rapina o astuzia, acrobazia perchè no, calciava sia di destro che di sinistro, grande senso della posizione in area di rigore, bella coppia d’attacco con capitan Alex Del Piero, una dannazione per le difese avversarie.

Altro rapace, rapacissimo degli ultimi metri, impossibile non citare quel Filippo Inzaghi lanciato giovanissimo dall’Atalanta poi approdato alle grandi squadre, Juve e Milan poi, non bello da vedere, sgraziato non dotato tecnicamente definito da Paolo Maldini fastidioso da marcare e da seguire come una zanzara…grande istinto da goleador sempre pronto in area di rigore, anche quella piccola sulle palle vaganti arrivava sempre prima di tutti timbrando spesso e volentieri.

Gabriel Batistuta con il coro della fiesole Battigooool batigoool batti batti battigooooollll battigooooolllll….argentino forte tecniacamente con un tiro forte e preciso (ricorda Mark Lenders per gli amanti della serie cartoon di Holly e Benji). Hernan Crespo da molti definito l’erede naturale di Batistuta prima al Parma di Malesani poi a Milano sponda Inter, con un intramezzo alla Lazio gran coppia d’attacco con Enrico Chiesa (padre ovviamente).

 

Alla Fiorentina prima infine Roma ed Inter sempre a segno, a Firenze trascinatore indomito che stava portando la Fiorentina con le prime della classe poi un brutto infortunio nel mese di febbraio fece scivolare la viola dalla seconda nella parte centrale della classifica a comprova della sua importanza leader indiscusso a Firenze amatissimo dalla tifoseria per la sua grande generosità.

 

Ma ci sono anche i bomber di provincia i cui gol valgono forse anche più di quelli messi a segno dagli attaccanti delle ‘solite’ big. Igor Protti diavolo trascinatore del Bari approdato a Napoli anche se non riuscirà più  a ripetere i rendimenti altissimi dei suoi anni nella squadra dei galletti biancorossi con un primato unico, capocannoniere di Serie C, Serie B e Serie A per non farsi mancare nulla. Altro bomber amatissimo a Bari il cobra Sandro Tovalieri, bomber di provincia sempre velenoso in area (soprannome non causale).

Altri bomber di provincia a Cagliari David Suazo il velocissimo honduregno supportato da un certo Gianfranco Zola fantasista col vizietto del gol, gran tridente di attacco con il napoletano Esposito.

 

Dario tatanka (il bisonte)Hubner, amante della sigaretta e della birra a cui non rinunciava talvolta neanche nell’intervallo delle partite, ma a lui gli faceva bene evidentemente  capocannoniere in coabitazione con un certo D. Trezeguet (guarda un po’), della Juve a quota 24 gol in un’annata irripetibile con il Piacenza, attaccante ex operaio di  fabbrica che con il calcio trova la sua salvezza e la sua dimensione segnando in tutte le categorie regolarmente. Altro bomber di provincia Cristiano Lucarelli profeta in patria a Livorno con il suo libro tenetevi il miliardo nel quale spiega i motivi della sua scelta di rimanere a casa, storia per certi versi simile a Totò di Natale che rifiuta la Juve per continuare a calcare il campo della Dacia Arena di Udine al quale è affezionato divenuto bandiera e capitano della squadra, giocatori che hanno rifiutato top club per evitare di cadere nell’ anonimato mischiandosi per forzza di cosa ad altri giocatori forti ma divenendo di fatto, uno dei tanti che hanno indossato maglie di prestigio ma senza lasciar traccia.

 

Altri grandi bomber, impossibile non citare il fenomeno Ronaldo valanghe di gol in tutti i modi, nei tre anni a cavallo PSV, Barcellona ed Inter goal a  raffica in tutti i modi possibili ed immaginabili, progressione impressionante (non a caso chiamato il fenomeno), poi il grave infortunio che nè ha minato la carriera, non impedendogli tuttavia di segnare altri gol con la camiceta blanca del Real Madrid, trascinatore della nazionale verde oro capocannoniere ai mondiali di Corea nel 2002.

Venendo ai giorni nostri, Messi e CR7, Cristiano Ronaldo che abbiamo ammirato con la maglia della Juventus, attccante che fa reparto da solo. I due attaccanti (Messi e Ronaldo) da 4 anni si contendono il pallone d’ oro segnando raffiche di gol. Messi dopo l’addio al Barca squadra  a cui ha dato e deve tutto si è accasato al PSG dando il suo contributo, CR7 tornato al I amore quel Manchester UTD che lo ha lanciato ha messo a segno una doppietta all’esordio, segnando anche nelle partite successive giusto per farsi rimpiangere dai tifosi bianconeri e ricevendo qualche stoccata dai senatori della Juve tipo Chiellini che non hanno digerito l’addio improvviso e forse un po’ freddo del portoghese che è di fatto un azienda individuale, famosissima e conosciutissima, la migliore al mondo come brand internazionale che quando sceglie di andar via divorzia ottenendo sempre quello che vuole lui, in maniera indolore per sè stesso. (anche a Madrid abbandonò all’improvviso fortemente voluto dagli Agnelli dopo la rovesciata proprio contro la Juventus, il re di coppe, darà il suo contributo in Europa tuttavia non riuscendo a bissare le fortunate annate spagnole, almeno per quanto riguarda l’Europa, altro discorso è in Italia con la vittoria degli scudetti a Torino).

Altri grandissimi Andry Shevchenko il re dell’est fortissimo con entrambi i piedi, caterve di gol al Milan, Beppe Signori capocannoniere con la Lazio, poi leader a Bologna per venire ai giorni nostri abbiamo Ciro Immobile bomber partenopeo degli aquilotti della Lazio.

Francesco Totti bomber atipico ma comunque ottavo re di Roma, poi Roberto Baggio, Del Piero (con la mitica frase di Mosca aaahh come gioca del Piero).
Altri bomber Lukaku ex Inter, Sivori bomber degli anni 50 della Juve in coppia con John Charles il gigante gallese, il fantasista argentino ideale avo o progenitore di Maradona, spesso e volentieri andava a rete con una certa facilità.

 

Bomber esteri Wayne Rooney del Manchester UTD il bad boy inglese, Neymar o Nei brasiliano del Barca prima e del PSG poi, Ruud Van Nisterlooy del Manchester poi a Madrid sponda Real. Raul Blanco bandiera del Real, Mbappe ghepardo velocissimo della nazionale francese punta di diamante del PSG, Gigi Riva trascinatore del Cagliari che pur di rimanere in terra sarda rifiutò addirittura più offerte della Juventus in  virtù del legame molto forte che creò con gli isolani della Sardegna.

Poi Pablito Rossi al Vicenza prima alla Juve poi, capocannoniere a Spagna 82 con l’Italia di Bearzot, Bobo Vieri bomber della Lazio, della Juve, dell’A. Madrid, dell’Inter ecc. ecc. Robert Lewandoski cecchino implacabile del Bayer di Monaco, Adriano dell’Inter che in virtù di problemi e vicissitudini, personali si perse per strada, Zlatan Ibrahimovic che bomber ci è divenuto nonostante all’inizio un certo Fabio Capello si arrabbiava da matti perchè era troppo poco cattivo proprio sotto rete.

G. Vialli e Roberto Mancini gemelli del gol a Genova sponda Samp e gemelli dell’Italia vincente ad Euro 2021 con un amicizia mai sopita rimasta immutata nel tempo.

Totò Schillaci protagonista ad Italia 90 che non fece grandissime annate ma che fece sognare una nazione intera nelle notti magiche italiane come cantavano Gianna Nannini ed Edoardo Bennato.

Marc Van Basten il cigno di Utrecht, Gonzalo Higuain core ngrato napoletano dal rendimento un po’ altalenante detentore del record delle marcature nella massima  serie in A con la maglia azzurra dei partenopei.

Pelè il re dei bomber con oltre 1.000 gol, Puskas leggendario bomber dell’Ungheria degli anni 50, attaccante del R. Madrid.

Cavani, Amauri e Dybala giovani promesse del Palermo entrambi transitati dai rosanero per poi approdare a Torino  e chi più neha più ne metta, suggeriteci qualche bomber nel caso ne abbiamo dimenticato qualcuno ma è comunque difficile citarli tutti.

scatti dei bomber citati nell’articolo

 

 

 

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(FILES) — Wearing a Real Madrid jersey Ferenc Puskas poses for photographer prior to their match in he 1960s. Hungarian and Real Madrid football legend, the inspiration of the ‘Mighty Magyars’ national side that dominated world football in the 1950s, died 17 November 2006 after a long illness in his 79 years old age. AFP PHOTO / ARCHIVE ZOLTAN THALY JR.