Il Municipio di Caserta ha picchi di 40gradi mentre il Segretario generale è sotto 0

Dopo una pec di Salvatore Massi a Biondi e Natale arriva il "pinguino" personale. Dipendenti comunali surriscaldati e impianti forse mal funzionanti

È arrivata nei primi giorni di agosto una richiesta interna del Segretario generale del Comune di Caserta, dott. Salvatore Massi  con la quale, oltre a far presente il mal funzionamento dell’impianto di climatizzazione del suo edificio, chiede per se un sistema precario di raffreddamento.

Il Segretario, con una Pec numero 88899, indirizzata ai dirigenti comunali Francesco Biondi e Giovanni Natale, inviata in data 2 agosto, ha ottenuto poco dopo un “pinguino” personale. Insomma, come il Segretario Massi anche il resto dei dipendenti comunali soffre il caldo, eppure a nessuno, quando è stata fatta richiesta, i dirigenti pare abbiano concesso un climatizzatore portatile e personale.
Ma andiamo con ordine.

Premesso che il sistema di climatizzazione, come tutti sanno, non funziona nell’ala di Palazzo Castropignano in cui aveva sede l’ex Pretura, nelle giornate di caldo torrido diventa per tutti impossibile lavorare. Per questo motivo, soffrendo anch’egli il caldo, Salvatore Massi  si è visto costretto a chiedere, vista la sua posizione, un climatizzatore pinguino a quanto pare De Longhi, da un costo superiore ai 100 euro.

Fin ora abbiamo quindi parlato di un luogo climatizzato, come lo è l’edificio centrale di Palazzo Castropignano, solo nei corridoi, e l’ufficio Anagrafe. Adesso vediamo quali sono gli uffici non climatizzati del Comune di Caserta, e possiamo assicurarvi che sono veramente tanti.

Di tanto in tanto l’impianto di climatizzazione è efficace nel settore Ecologia, ma solo quando non è guasto. Poi, l’intero edificio dell’ex Pretura, dove a sede l’unico ufficio climatizzato del Segretario generale, la Biblioteca comunale “Alfonso Ruggiero”, la Polizia Municipale, la Caserma sacchi nei soli uffici delle Politiche sociali, dove le grandi vetrate creano una vera e propria serra.

Dunque, questo è solo il breve racconto di una calda estate al Municipio di Caserta. Una storia che fa molto riflettere, specialmente i sindacati, alcuni dei quali sembrano essere indignati per la decisione dei dirigenti.
In vista delle prossime settimane di caldo afoso, con picchi tendenti ai 40 gradi centigradi, c’è allora da aspettarsi un numero consistente di richieste di climatizzatori dagli uffici vari.
I tecnici ingaggiati per la riparazione dell’impianto pare abbiano dato per “mal  costruiti” le condutture e i motori del sistema di raffreddamento. Perciò il Comune dovrebbe spendere diverse migliaia di euro per costruirne uno nuovo ed efficace. Intanto tutto tace e giace mentre i dipendenti comunali boccheggiano.