NAPOLI – Dopo trent’anni di chiusura e abbandono, l’ex Ospedale Militare di Napoli riapre finalmente le sue porte. In Vico Trinità delle Monache 1, immerso nel cuore verde dei Quartieri Spagnoli, prende vita La Santissima – Community Hub, uno spazio culturale e artistico d’avanguardia da cui nasce il progetto “The Community”, che unisce creatività, rigenerazione urbana e innovazione sociale.
Il complesso, che si estende su oltre 7.500 metri quadrati, è parte integrante del più ampio Complesso della Santissima Trinità delle Monache, fondato nel 1536 come convento e successivamente trasformato in ospedale militare nel XIX secolo. Dopo la chiusura definitiva nel 1992, la struttura era rimasta inutilizzata per tre decenni. Oggi torna a vivere, offrendo dai suoi piani alti una vista spettacolare sul Golfo di Napoli e sul Vesuvio, simboli di rinascita e forza della città.
“Oggi è un giorno bello perché si riapre La Santissima e il nuovo spazio The Community. Il Comune di Napoli, insieme all’Agenzia del Demanio, Urban Value by Ninetynine e Coop4Art, ha affrontato una serie di questioni tecniche legate all’innovazione, partendo dal regolamento sugli usi temporanei approvato nell’estate del 2022. È stata necessaria una precisa riorganizzazione per dare seguito alla nuova modalità di utilizzo degli spazi. Siamo contenti che con caparbietà siamo stati capaci di risolvere insieme tutte le problematiche che si sono presentate”, ha dichiarato la vicesindaca e assessora all’Urbanistica Laura Lieto, sottolineando il lavoro di squadra che ha reso possibile la rinascita del complesso.
La rinascita de La Santissima non è solo architettonica, ma anche sociale e culturale. Artisti, collettivi e professionisti creativi hanno scelto di insediarsi negli spazi del complesso, dando vita a “The Community”, un esperimento di coabitazione artistica e restituzione collettiva. L’obiettivo è chiaro: creare un luogo aperto, partecipato e inclusivo, dove l’arte si intrecci con la vita quotidiana della città.
Il Community Hub si sviluppa su quattro livelli, ognuno con una destinazione specifica: laboratori, sale teatrali, spazi di coworking e aree per la formazione, la ricerca e la sperimentazione.
All’interno dell’hub, spazio anche alle esposizioni d’arte: dal 12 novembre 2025 all’8 gennaio 2026 è visitabile la mostra “Il risveglio dei giganti”, un progetto fotografico di Alessandra Mustilli, realizzato con la collaborazione di Jodie Petrosino e Maria Francesca Vitiello.
La Santissima si afferma come una vera e propria casa delle arti, ospitando alcune delle realtà più dinamiche del panorama teatrale e performativo napoletano: il centro di produzione Casa del Contemporaneo, l’impresa teatrale under 35 B.E.A.T. Teatro, la Compagnia Enzo Moscato impegnata nella valorizzazione dei giovani talenti, e il collettivo Teatri 35 (Gaetano Coccia, Francesco Ottavio De Santis e Antonella Parrella), noto per la sua ricerca visiva e sperimentale.
Accanto a loro, il Nuovo Teatro Sanità (ntS’), l’Agenzia Teatri e la compagnia I Pesci, mentre il linguaggio della danza trova spazio nella compagnia Funa. Importante anche la presenza delle cooperative sociali Crisi Come Opportunità, Le Nuvole e Coop4Art, che portano avanti progetti di inclusione e formazione attraverso la cultura.
Con la riapertura de La Santissima, Napoli si riappropria di uno dei suoi luoghi storici più significativi, trasformandolo in un laboratorio di innovazione culturale. Un luogo dove la storia incontra la contemporaneità, e dove la comunità cittadina torna protagonista di un processo di rinascita condivisa.
La vista sul Vesuvio dall’ultimo piano del complesso non è solo uno spettacolo: è il simbolo di una città che continua a risorgere, con la forza delle idee e della cultura.