Domenica 21 settembre 2025, alle 10:30, l’Eremo di San Vitaliano ospiterà un dialogo tra Silvia Terracciano e Gae Tania Pennestrì dal titolo “L’eredità di Santa Ildegarda di Bingen”. L’iniziativa propone un affascinante ritorno al Medioevo, sulle tracce di una figura femminile che ha saputo coniugare spiritualità, conoscenza e creatività.
Le origini e la vocazione
Ildegarda nacque nel 1098 a Bermersheim, in Germania, da una famiglia nobile. Era la decima figlia e fu affidata alla Chiesa a soli otto anni. La scelta rispondeva a un’usanza dell’epoca, ma anche a un destino singolare: già a tre anni, come racconterà poi, riceveva visioni incomprese da chi le ascoltava.
Nel monastero trovò il suo cammino dove divenne monaca benedettina, profetessa e guida spirituale.
Una mente eclettica e visionaria
Ildegarda fu molto più di una religiosa. Coltivò studi in filosofia, musica, linguistica, poesia, cosmologia e drammaturgia, fino a diventare consigliera politica. Le sue visioni, ritenute ispirazioni divine, furono raccolte nell’opera profetica Scivias – Wisse die Wege (“Conosci le vie del Signore”).
Scrisse anche due trattati fondamentali: uno sulle proprietà curative degli elementi naturali e uno dedicato allo studio diretto delle piante, integrato con le teorie mediche del tempo.
L’arte e la santità
Ildegarda compose anche la prima rappresentazione di musica sacra del Medioevo, Ordo Virtutum, anticipando di secoli forme artistiche innovative. Previde il giorno della propria morte, avvenuta il 17 settembre 1179 all’età di 81 anni.
Nel maggio 2012 Papa Benedetto XVI l’ha proclamata Santa, e il 7 ottobre dello stesso anno l’ha dichiarata Dottore della Chiesa.