MARCIANISE. Centro Campania, a giugno chiude il Carrefour, il sindaco Velardi scende in campo in prima persona

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Centro Campania, a giugno chiude il Carrefour, il sindaco Velardi scende in campo in prima persona

MARCIANISE – Un’altra tegola si abbatte sulla testa dei lavoratori della provincia di Caserta: a fine giugno chiuderà il supermercato “Carrefour” che si trova all’interno del Centro Campania. Sono cambiate le strategie della società francese che, come molte altre consorelle straniere in passato si sono “catapultati” sul “suolo italico e l’hanno colonizzato”, anzi “cannibalizzato” per poi decidere di andare ad aprire all’estero perché il costo del lavoro è più a “buon mercato”. Ci sarà pure un motivo se Caserta risulta “stabilmente” agli ultimi posti nell’annuale classifica delle Città italiane per la qualità della vita. L’indagine del Sole 24 Ore viene realizzata misurando ricchezza e consumi, lavoro, ambiente e servizi, demografia, giustizia e sicurezza e cultura. Il lavoro, appunto, ma se qui si continua a chiudere non potremo mai tentare di risalire la china, anzi affonderemo sempre di più ed aumenteranno sempre più i nuovi poveri che in Italia hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 5 milioni. Dicevamo del Carrefour. La chiusura del punto vendita Carrefour, all’interno del Centro Campania a Marcianise, era nell’aria per le sopravvenute variazioni della strategia aziendale del colosso francese che sta dismettendo tutti i punti vendita di grande dimensione, concentrandosi su strutture di piccola e media portata. Ma è stata ufficializzata giovedì 10 maggio 2018. Chi non ci sta ed è subito sceso in campo è stato il Sindaco di Marcianise Antonello Velardi che da capo redattore del Mattino conosce molto bene il mondo del lavoro in provincia e, soprattutto nella sua Marcianise. Nella mattinata di giovedì, il primo cittadino ha incontrato in Comune la Responsabile delle risorse umane del gruppo francese in Italia, Paola Accornero, accompagnata da altri dirigenti dell’azienda e dai vertici del Centro Campania, con il responsabile italiano di Klepierre, proprietaria della galleria commerciale. I vertici aziendali nel corso dell’incontro hanno ribadito che il punto vendita di Marcianise ha perso solo nell’ultimo esercizio due milioni di euro: una situazione insostenibile. Velardi, senza fronzoli come lui stesso ha scritto sul suo post, ha spiegato senza fronzoli che Marcianise non può subire un ulteriore depauperamento dell’apparato produttivo e commerciale: al Carrefour lavorano più di 130 dipendenti, 31 dei quali di Marcianise, molti per la verità con contratto part time. I vertici aziendali hanno spiegato che non ci saranno licenziamenti ma verrà fatta un’articolata proposta di ricollocazione in altri punti vendita italiani con precedenza di quelli operanti in Campania. In più sono previsti incentivi per coloro che chiederanno volontariamente di essere dimessi. Il Sindaco e la controparte aziendale hanno deciso di avviare a strettissimo giro un confronto serrato per seguire in modo puntuale tutto il processo di ricollocazione e per attivare le procedure agevolative previste dalla legge. Ha, inoltre, personalmente spiegato che vanno favorite iniziative per la rioccupazione e la riutilizzazione degli spazi lasciati liberi da Carrefour, privilegiando i lavoratori ora in uscita. Ha aggiunto, poi, che non consentirà “pastrocchi” di alcun tipo e che difenderà con ostinazione la manodopera locale, in particolare quella marcianisana. Non consentirà l’allargamento dell’area della disoccupazione. “Siamo disposti ad affrontare questo percorso da soli” – ha scritto Velardi – “e comunque pretenderemo una condotta seria e fattiva da parte di tutti coloro che – i sindacati in primis – hanno a cuore le sorti dei lavoratori e difendono i livelli occupazionali. Non consentiremo show e passerelle, non è di quelle che abbiamo bisogno. Marcianise è diventata un’area strategica, qui è tornato l’interesse ad investire. E da qui non si scappa. Faremo crescere l’occupazione, non consentiremo che diminuisca. In questo siamo e saremo granitici, determinati, direi feroci. Sono convinto che il parlar chiaro aiuta in questi casi e perciò non sono pessimista. Ai lavoratori in difficoltà la mia massima solidarietà e la totale vicinanza. Non sono soli, non li lasceremo soli. Insieme” – ha concluso – “continueremo a vincere”.