“Opera di periferia” torna all’Augusteo di Napoli: il grido di umanità di Peppe Lanzetta

Dal 7 al 16 novembre il musical con le musiche di Maurizio Capone & BungtBangt e la regia di Bruno Garofalo

C’è una musica che nasce dai sogni infranti e dalla rabbia che si fa speranza. È la musica di “Opera di periferia”, lo spettacolo scritto da Peppe Lanzetta che torna al Teatro Augusteo di Napoli dal 7 al 16 novembre 2025, con la regia di Bruno Garofalo e le musiche originali di Maurizio Capone & BungtBangt. Presentato al Caffè Gambrinus, Lanzetta ha ricordato che l’opera, portata per la prima volta in scena nel 2009, mantiene intatto il suo cuore narrativo ma si rinnova con un cast di attori, cantanti e musicisti che restituiscono nuova linfa a un racconto sempre attuale. “Se questo lavoro riuscirà ad aprire gli occhi e la coscienza anche di un solo spettatore, avrà raggiunto un grande risultato”, ha dichiarato l’autore, dedicando le serate al musicista James Senese, simbolo di libertà e appartenenza. “Opera di periferia” è una narrazione intensa e viscerale, ambientata nelle Vele di Secondigliano, luogo simbolo di degrado urbano ma anche di resistenza e dignità. Napoli diventa specchio del mondo: come il Bronx, come le banlieue francesi, come ogni periferia dove il disagio giovanile si trasforma in ribellione e desiderio di riscatto. Il tessuto sonoro dello spettacolo porta la firma di Maurizio Capone, pioniere della musica ecologica. Le sue tredici canzoni originali, eseguite dal vivo insieme ai BungtBangt, diventano la voce delle nuove generazioni e l’anima pulsante della scena. Oggetti di recupero si trasformano in strumenti musicali, in un’esplosione di ritmo e vitalità che fonde parola, corpo e suono. La regia e le scene di Bruno Garofalo danno vita a una “sinfonia civile” che alterna momenti di crudezza a frammenti poetici e visionari, mentre le coreografie di Orazio Caiti e i costumi di Anna Giordano completano un quadro visivo di forte impatto, dove la protesta si fa danza e la speranza trova un linguaggio universale. “Opera di periferia” non è solo denuncia, ma anche una dichiarazione d’amore per l’umanità fragile e indomita che popola le nostre periferie: un “Guernica urbano”, una “Vucciria dell’anima”, in cui l’arte diventa atto politico e grido di resistenza.

Il cast: Ivan Granatino, Le Ebbanesis, Maria Rosaria Virgili, Helen Tesfazghi, Peppoh, Alessandra Ciccariello, Vincenzo D’Ambrosio, Mattia Ferraro, Danilo Rovani, Lorenzo Simeone, Alfredo Mundo, i danzatori Giorgio Datz, David Kabore, Elpidio Patricelli,
e la partecipazione straordinaria di Peppe Lanzetta.