SAN NICOLA LA STRADA. Chikungunya, volgono al termine gli interventi di sanificazione ambientale, disinfestazione, disinfezione del 2017

di NUNZIO DE PINTO

Chikungunya, volgono al termine gli interventi di sanificazione ambientale, disinfestazione, disinfezione del 2017

SAN NICOLA LA STRADA – Dopo che i casi di Chikungunya nel Lazio ed in altre Regioni sono diverse decine, tanto che nel Lazio hanno deciso lo stop alle donazioni di sangue per 28 giorni nel territorio della Asl Roma 2, la più grande d’Italia, a cui fanno riferimento un milione e 300 mila abitanti, la paura della puntura della zanzara “tigre” fa paura anche a San Nicola la Strada. La Chikungunya è una malattia virale che scatena febbre acuta e trasmessa dalla puntura di zanzare infette. Non esiste un vaccino. Dopo un periodo di incubazione di 3-12 giorni, si manifestano i sintomi simili all’influenza: febbre alta, brividi, cefalea, nausea, vomito e soprattutto importanti artralgie (da cui deriva il nome Chikungunya, che in lingua “swahili” significa “ciò che curva” o “contorce”), tali da limitare molto i movimenti dei pazienti. Il tutto si risolve spontaneamente, in genere in pochi giorni, ma i dolori articolari possono persistere anche per mesi. Le complicanze più gravi sono rare e possono essere di natura emorragica (ma non in modo così grave come nella dengue) entro 3-5 giorni, o neurologica, soprattutto nei bambini. In rarissimi casi la Chikungunya può essere fatale, più che altro in soggetti anziani con sottostanti patologie di base. Ma la domanda che si pongono i cittadini è: “Come possiamo proteggersi dalla puntura della zanzara infetta che può trasmetterci la Chikungunya”. Coprirsi bene, con maglie e pantaloni lunghi, evitare i sandali, in pratica rendere meno esposta la cute è uno dei primi metodi per evitare il più possibile la puntura. Seconda precauzione, i repellenti cutanei: quelli che tradizionalmente si utilizzano per difendersi dalle zanzare comuni, in questo modo ci sarà una doppia protezione, dentro e fuori le mura domestiche. Per quanto riguarda i fattori ambientali, in casa – com’è ovvio – sarebbe utile l’utilizzo delle classiche zanzariere o, magari sul terrazzo, di zampironi. Ma ci sono anche tutta una serie di accorgimenti, immediati e meno costosi, volti a limitare se non l’intrusione almeno il proliferare delle larve che si sviluppano come detto nei ristagni d’acqua. I contenitori con acqua stagnante, come bottiglie aperte, sottovasi, innaffiatoi devono essere svuotati, mentre per i tombini privati sarebbero utili dei trattamenti larvicidi: seguendo le opportune istruzioni si possono utilizzare tranquillamente i prodotti in commercio, se si trovano con facilità significa che hanno superato un’infinità di controlli per rispondere alle normative europee e non comportano rischi per la salute. Infine, attenzione alle fasce più “fragili”. Anziani, donne incinte, neonati: ecco, evitargli giardini e spazi verdi, soprattutto dopo un temporale, potrebbe essere un’accortezza decisiva. C’è infine tutta la parte «pubblica» della prevenzione, dagli scoli ai tombini: ma, di questo, se ne deve occupare il Comune. La disinfestazione è definita genericamente come l’insieme di operazioni tendenti alla eliminazione, o per lo meno alla limitazione, dei parassiti (antropodi, muridi e malerbe) e dei loro danni, dalla semplice applicazione di prodotti spray in ambiente domestico, a veri e propri piani di lotta. In senso stretto la disinfestazione si riferisce alla lotta contro gli insetti, mentre le operazioni contro i ratti vengono definite “derattizzazione” e quelle contro le malerbe “diserbo”. Le zanzare comprendono anche la specie della cosiddetta zanzara tigre, originaria del sud-est asiatico e recentemente diffusasi in Europa, particolarmente resistente e con comportamenti leggermente diversi. Di fronte a questi agenti infestanti, l’ASL di Caserta ha predisposto anche per il Comune di San Nicola la Strada un calendario annuale di disinfestazione, disinfezione, derattizzazione. L’ASL di Caserta – Unità Operativa di Prevenzione Collettiva Distretto 12, dopo il primo calendario trimestrale, ha diffuso il calendario fino alla fine del 2017. I trattamenti saranno realizzati tenendo conto delle caratteristiche climatiche, idrografiche, socio-economiche specifiche del territorio, che sono alla base della dinamica degli infestanti di interesse sanitario in ambito urbano, e delle esperienze maturate nel corso delle bonifiche igienico-sanitarie realizzate negli anni precedenti. Nel corso dell’anno saranno effettuati 4 interventi di derattizzazione e uno di disinfestazione larvicida. Gli interventi di derattizzazione hanno l’obiettivo di ridurre il numero di ratti e topi e la loro diffusione in zone limitrofe, attraverso una lotta mirata alle aree di annidamento, di passaggio e di possibile richiamo alimentare, mentre l’intervento di disinfestazione ad azione larvicida ha l’obiettivo di contenere lo sviluppo e la diffusione delle zanzare, attraverso la lotta agli stadi larvali nei focolai di riproduzione. L’intervento interessa le acque stagnanti presenti sul territorio, in forma temporanea o permanente, con un’attenzione particolare alle caditoie stradali di raccolta delle acque piovane, cunette, canalizzazioni, corsi idrici, ecc. Gli interventi di derattizzazione sono iniziati già il 24 agosto 2017 ed ha riguardato un intervento di disinfestazione delle scuole cittadine. La disinfestazione adulticida associata alla disinfezione si concluderà il prossimo 5 ottobre 2017, mentre gli interventi di derattizzazione saranno effettuati il prossimo 21 settembre ed il 23 ottobre 2017.