di NUNZIO DE PINTO
Mamme infuriate, non hanno potuto consegnare la certificazione vaccinale
SAN NICOLA LA STRADA – Mancano poche ore all’avvio del nuovo anno scolastico 2017-2018 ed i genitori dei bambini che dovranno iniziare a frequentare gli istituti scolastici, in particolare coloro che hanno i figli che debbono andare alle scuole dell’infanzia, si fanno prendere dalla paura che i loro figli possano non essere ammessi a frequentare la scuola. Nella Città di San Nicola la Strada, la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “E. De Filippo – DD2”, professoressa Raffaela D’Isando, ha inviato al Sindaco Vito Marotta, a tutti i genitori, ai docenti, la nota prot. nr. 2974 C29 del 29 agosto 2017, con la quale ha avvisato le famiglie, con figli che frequentano servizi educativi per l’infanzia o scuole dell’infanzia (incluse quelle private non paritarie), che dovranno presentare la documentazione richiesta entro il 10 settembre 2017, mentre per chi ha figli iscritti alla scuola del I e II ciclo la documentazione va presentata entro il 31 ottobre 2017. La mancata presentazione della documentazione entro i termini previsti sarà comunque segnalata, entro i successivi 10 giorni, dal dirigente scolastico all’ASL territorialmente competente che, avvierà la procedura. Tale solerzia nel rispettare i dettami delle circolari ministeriali purtroppo non è identica a quella che si riscontra sul territorio cittadino. Infatti, lunedì 11 settembre 2017, sui social si è scatenato un putiferio in quanto diverse mamme, presentatesi fuori i cancelli della scuola, dopo aver preso un permesso dal posto di lavoro, non hanno potuto consegnare la certificazione e lo hanno denunciato pubblicamente sul web. “Poco fa” – ha scritto una di queste mamme – “io e un altro gruppo di genitori ci siamo recati alla segreteria dell’Istituto De Filippo per consegnare le famose autocertificazioni relative ai vaccini e, dopo varie citofonate insistenti, si è affacciata una signora che ci ha comunicato che la segreteria è chiusa perché nessuno si è presentato ad aprire. Noi abbiamo preso permessi a lavoro per adempiere al nostro dovere….ma il DOVERE del servizio pubblico da chi è controllato????? Vi consiglio di modificare il sottostante cartello con i seguenti orari: apertura a comodità del personale. Siamo in tanti qui fuori….sotto la pioggia in attesa di una spiegazione”. Il cartello a cui fa riferimento la mamma è molto chiaro e per questo motivo sono ancora più infuriate. Un’altra mamma ha aggiunto che due anni orsono erano intervenuti i Carabinieri e poi tutto è finito all’italiana, come se nulla fosse successo. Diciamo noi: “A tarallucci e vino”.