Scarpe rosse e 25 novembre. Tra patriarcato e parità

23/25 novembre 2025 MORANTE/TUPPO una provocazione!

Veramente crediamo ancora alla donna come diavolo cattivo e all’uomo come diavolo buono? In ognuno di noi c’è il mascolino e il femminino in dosi contrastanti che ci lasciano crescere con le direttive automatiche che noi, esseri umani, per convenzione identifichiamo come NORMALITA’; cos’è la normalità se non un apparente equilibrio?

La violenza, quella tematica sempre presente come esaltazione della forza, dell’impulso, del nervosismo, ma veramente siamo tutti passibili di maturare violenza/e?

Si, la risposta è sì!

Il 23 novembre 2025 abbiamo consumato una serata culturale dedicata alla DONNA, Iolanda Morante artista a confronto con Giuseppe Tuppo sociologo, il tutto nella cornice di una delle tante serate della rassegna di Arte e Libri ANTONIOdelMONACO V edizione (vedi locandina a seguire).

“25 x 25 + 6” il titolo dell’installazione di Iolanda Morante, 25 testi x 25 autori + 6 serate realizzate ad hoc tra dialogo e dibattito con i VANGELI letti attraverso il metodo psicoanalitico di Giuseppe Tuppo; pro e contro al tavolo; queste le parentesi di storia, geopolitica, antropologia e sentimenti relativi!

Eccellenti interventi, anche quelli degli altri ospiti, ma ho preferito focalizzare su Iolanda e Giuseppe, una provocazione BUONA che mi lascia ancora riflettere.

I Vangeli?

Che cosa sono i vangeli? Che cosa vogliono dirci? È possibile conoscere qualcosa della figura storica di Gesù o la sua persona è interamente trasfigurata nei vangeli dalla fede dei discepoli? Pensando all’uomo di cultura curioso di comprendere meglio quei testi che, accettati, o meno come testi di fede, sono comunque parte integrante del nostro patrimonio intellettuale e spirituale.

Scarpe?
Scarpe rosse sul selciato, scarpe rosse e poesie, una per ogni donna, una poesia per ogni vita spezzata crudelmente da un compagno, un ex partner o marito.
Rispondo a modo mio con enorme apprezzamento sia per Morante che per Tuppo.
Tuppo è del parere che il potere debba essere distribuito equamente tra uomini e donne, il patriarcato come condizione potrebbe “insistere” come causa al fenomeno “uomo schiaccia donna”, Morante sostiene che il 26, il giorno dopo (25 novembre, giornata contro la violenza alle donne) bisogna continuare a denunciare, manifestare, fare arte, comunicazione per non dimenticare e per dire al mondo che la IENA è sempre, latente ma pronta!
Personalmente, io Michele Letizia, non sono così convinto di tutte le loro parole, nobili ma opinabili, sia quelle di Tuppo che quelle di per Morante.
Una verità potrebbe essere che professionisti come Tuppo, ormai maturi, risoluti del loro corredo culturale, non guardano oltre prua e restano distanti dal fatto che anche Gesù fu un Maestro del pensiero, che oggi chiamerebbero come filosofo o Massone.
Questi ultimi faranno fatica a riconoscere che la Chiesa Cristiana fondata da Paolo di Tarso (Saul) è la più raffinata forma di Massoneria a tal punto che monitora su tutto e che se andiamo a grattare bene, a Londra troviamo la sede principale del TEMPIO e ufficiale di quella che noi chiamiamo LA CHIESA DI ROMA (Romana Chiesa) in pieno sposalizio con il rito scozzese, UK docet!
E questa edificazione millenaria presenta un profilo patriarcale, quindi noi cristiani viviamo in un fluido di pensiero dove DIO è cmq inquadrato come MASCHIO e di seguito gli ordini e le azioni arrivano a noi dal Fratello MASCHIO più anziano.
Il patriarcato è radicato e come tutte le filosofie abusate anche la tale presenta un curriculum distruttivo, tra Pizie, Sibille, Maddalene ecc.
Dalla lapidazione dell’ADULTERA all’inquisizione alle STREGHE il percorso evolutivo dell’uomo violento ha fatto scuola, ed oggi tra attivisti criminosi e folli seriali c’è solo da scegliere; e le donne in silenzio a subire! Iolanda Morante come donna, artista, ci prova a mettere in luce con dubbi e perplessità, queste evidenze.
E la verità sta che per artisti come Morante, le porte sono sempre un quarto chiuse perché viviamo in un occidente PATRIARCALE, gli obelischi, i campanili, le torri, le strutture falliche lo dimostrano, sono simboli ed i simboli parlano sempre al presente.
Il potere spietato è MASCHIO, egemonia, caccia, dominio, possessività, ma spesso si presenta anche FEMMINA; quando dal MASCHIO si passerà all’UOMO e quindi dalla FEMMINA si passerà alla DONNA, solo allora, ci potrebbero essere delle evoluzioni mentali, di pensiero, e non di istinto virile.

Articolo di Michele Letizia