Spartalhon: i 246 km di storia e leggenda In gara per la prima volta tre atleti campani che dichiarano: “nella corsa che celebra lo spirito umano, siamo tutti vincitori, ogni singola partecipazione onora anche le imprese degli altri.

-Nata nel 1982, grazie a un gruppo di ufficiali della Royal Air Force britannica-

Cronaca di Peppe Sacco

Il 27 settembre, allo scoccare dell’alba, 400 ultramaratoneti provenienti da tutto il mondo si radunano davanti all’Acropoli di Atene per affrontare la corsa più affascinante: la Spartathlon. La meta, a 246 chilometri di distanza, è Sparta. La Spartathlon non misura solo la resistenza del corpo, ma anche la capacità di sopportare fatica e sacrifici per raggiungere, entro 36 ore, la statua di Re Leonida. Un percorso che presenta 75 punti di controllo e un dislivello che porta gli atleti a scalare il monte Parthenio, con i suoi 1.200 metri, affrontando il caldo torrido di giorno e il freddo pungente della notte.

Quest’anno, dei 20 atleti italiani in gara (di cui 5 donne), tre rappresentano la Campania. Atleti con alle spalle migliaia di chilometri e successi che li hanno resi celebri nell’almanacco dell’ultramaratona. Per la prima volta insieme, saranno in gara Franco Magliano, Antonello Volpe e Vincenzo Santillo.

“L’Italia nelle leggendarie vittorie”

La Spartathlon si affronta per aggredire il percorso, e i primati ne sono la prova. Quello assoluto appartiene al greco Fotis Zisimopoulos, che nel 2023 è diventato il primo uomo a scendere sotto le 20 ore, fermando il cronometro a 19 ore 55 minuti e 9 secondi. Tra le donne, la statunitense Camille Herron, nello stesso anno, ha segnato la migliore prestazione femminile di sempre con 22 ore 35 minuti e 31 secondi. L’Italia ha trovato il suo campione in Ivan Cudin, autentico fuoriclasse delle lunghe distanze. Tre volte vincitore (2010, 2011 e 2014), ha portato il tricolore sul podio di una gara che non fa sconti. A completare la tradizione azzurra c’è Marco Bonfiglio, che nel 2016 ha conquistato un prestigioso secondo posto.

“Gli eroi campani”

Franco Magliano, classe 1974 di San Giovanni a Piro, corre dal 2007. Vanta un curriculum impressionante, con 77 partecipazioni a maratone e ultra. Ha un titolo italiano di categoria, conquistato correndo le 48 ore di Policoro e percorrendo 280 km, un successo che gli ha permesso di accedere alla Spartathlon del 2024, che ha concluso in 35 ore e 18 minuti. Conosciuto come un “runner anarchico” per il suo modo di correre in solitaria, senza assistenza, si affiderà solo ai punti di rifornimento per il cambio di indumenti e l’approvvigionamento idrico-calorico.

“Il mio augurio è di poter reggere fisicamente alla durezza di un percorso e conto sulla capacità di adattarmi a ogni difficoltà che inevitabilmente si presenterà, per onorare l’Italia, la Campania e i colori della Cilento Run. Affrontare questa nuova sfida, nonostante mille difficoltà, sarà la molla propulsiva per baciare la statua di Leonida. E se qualcosa andrà storto, non avrò nulla da rimproverarmi” dichiara Magliano, che per questa sfida ha scelto come motto: “Non come chi vince sempre, ma come chi non si arrende mai”.

Sempre dal Cilento arriva Antonello Volpe di Casalvelino, classe 1970, con i colori della Castellabate Runners. La sua impresa più incredibile è aver percorso 230 km in 48 ore, senza fermarsi e senza dormire, vincendo l’ultra-maratona 48h del Pantaro, a Policoro. Portare a termine la Spartathlon gli permetterebbe di chiudere il cerchio delle gare di ultramaratona più prestigiose al mondo.“Manca pochissimo alla partenza di quella che probabilmente è l’ultramaratona più famosa al mondo. Spero di poter coronare questo sogno, e se tutto andrà come spero, so già a chi dedicherò questo traguardo, ma lo dirò solo a impresa realizzata” afferma Volpe.

Infine, Vincenzo Santillo, tesserato UISP e originario di Marcianise, è il più giovane dei tre, classe 1980. Convocato dal Team Italia, vanta un curriculum di tutto rispetto: vittoria nella Race Across Apulia 2022 (288 km) con un tempo record di 40 ore e 53 minuti; ha completato la Badwater 135 (circa 217 km con temperature superiori ai 50 °C) in 33 ore e 47 minuti, classificandosi 23° su 101 partecipanti e primo tra gli italiani. Nel 2019 ha concluso anche la Milano-Sanremo (285 km) in meno di 48 ore. Per questa nuova sfida, Santillo ringrazia il Dott. Pasquale D’Ambrosio, l’azienda per cui lavora, la UISP di Caserta e l’ANFI Sport per il loro supporto.

In una corsa dove il traguardo non è solo una meta ma un simbolo, i tre campani porteranno con sé la forza della loro terra, correndo non solo per una vittoria personale ma per scrivere, passo dopo passo, una nuova pagina di storia nell’ultramaratona più leggendaria del mondo.