
Si è tenuto mercoledì 12, nell’Aula Magna di via Ammiraglio Ferdinando Acton, il convegno “Sport, donne e inclusione. Il gioco del rispetto”, appuntamento che ha aperto ufficialmente il percorso verso l’International Sport Film Festival, in programma dal 24 al 29 novembre a Castellammare di Stabia. L’incontro, organizzato dall’associazione Pragma e diretto da Nicola D’Auria e Ciro Sorrentino, ha posto al centro della riflessione il tema “Women in Sport”, filo conduttore della quarta edizione del festival. L’obiettivo: dare spazio alle voci femminili che ogni giorno contribuiscono a rendere lo sport un luogo di pari opportunità e rispetto. Dopo la registrazione dei partecipanti, i saluti istituzionali sono stati affidati a Francesco Calza, pro-rettore vicario dell’Università Parthenope, e a Pasqualina Buono, pro-rettrice allo Sport e agli Stili di Vita Attivi. A seguire, gli interventi dei direttori del festival, Nicola D’Auria e Ciro Sorrentino, e di protagonisti del mondo sportivo: la pluricampionessa di sollevamento pesi Fabiana Scotto di Uccio, la nuotatrice Viola Scotto di Carlo, l’atleta azzurra U20 Alessandra Falco, il consigliere nazionale FIDAL Carlo Cantales e la vicepresidente FIDAL Campania Amalia Di Martino. A moderare i lavori Fiorella Anzano, addetta stampa dell’Ateneo. Durante la mattinata è stato proiettato il documentario “Unbound” di Andrea Longhin, selezionato nell’ambito del festival, seguito dalla consegna degli attestati di merito agli studenti-atleti dell’Università Parthenope. Nel corso dell’incontro sono stati anticipati anche i dettagli della rassegna cinematografica, che quest’anno presenterà oltre 250 film provenienti da 53 Paesi. “Il cinema – ha spiegato Nicola D’Auria – è uno strumento potente per diffondere i valori sani dello sport: la competizione leale, l’amicizia, il lavoro di squadra. Con il festival vogliamo parlare soprattutto ai giovani e alle scuole del territorio”. La pro-rettrice Pasqualina Buono ha sottolineato come “iniziative come questa permettano di parlare di sport a 360 gradi, mettendo in evidenza valori fondamentali come l’inclusione e il superamento degli stereotipi di genere”. Sul valore educativo dell’atletica si è soffermato Carlo Cantales, consigliere nazionale FIDAL: “Nel nostro sport la parità di genere è una realtà consolidata. L’atletica, pur essendo individuale, è vissuta come esperienza collettiva, di squadra, e questo la rende un modello per tutti”.Con l’appuntamento, l’Università Parthenope si conferma crocevia di cultura, sport e formazione, anticipando una settimana – dal 24 al 29 novembre – in cui il cinema racconterà lo sport come memoria, testimonianza e voce di inclusione.