STORIA DEL GIALLO A NAPOLI

Appartengono al genere letterario del “giallo” quei romanzi che narrano la storia di un crimine, quasi sempre un delitto, il cui colpevole viene svelato da intrecci complessi di indagini capaci di rimuovere menzogne e falsi indizi.

Non tutti sanno però che la denominazione “gialli” è solo tipicamente italiana e viene fatta risalire a quando la casa editrice Mondadori, a partire dal 1929, iniziò a pubblicare una serie di romanzi polizieschi con, appunto, la copertina gialla.

Tuttavia la nascita del genere letterario è antecedente, nasce infatti con Edgar Allan Poe che nel 1841 pubblica la sua prima opera del genere dal titolo I delitti della Rue Morgue.

Se il primato dell’invenzione di questa struttura narrativa spetta, nel panorama mondiale, agli Stati Uniti, in Italia va attribuito a Napoli, infatti dieci anni dopo la pubblicazione di  Poe, nel 1851 apparve a Napoli “Il mio cadavere” di Francesco Mastriani.

E’ questo il punto di partenza del viaggio percorso da Ciro Sabatino nel suo libro “Storia del giallo a Napoli. Da Mastriani a de Giovanni: gli scrittori e i romanzi”.

«I gialli e i noir hanno trovato un terreno fertile a Napoli, lì sono nati per la prima volta in Italia e lì si sono sviluppati e diffusi” – scrive nella prefazione Luca Crovi

Il libro narra il legame tra Napoli e il thriller letterario: la città è insieme scenario e luogo di scrittura del romanzo.

Il libro verrà presentato sabato 15 giugno alle 19 nella Sala Urania 2 del Centro Congressi della Stazione Marittima di Napoli, nell’ambito della V edizione del Salone del Libro e dell’Editoria, NapoliCittàLibro.