Maddaloni,città di arte e di tradizioni antiche, che si coltivano e vivono, tramandandosi attraverso le generazioni, grazie anche ad un fervido spirito associazionistico. Arte nelle arti, l’arte presepiale è una delle più caratteristiche della nostra regione, arte gelosamente custodita da maestri presepiali, portati in passato all’attenzione internazionale grazie al genio di Eduardo con il suo “Natale in casa Cupiello” è vero. Ma soprattutto un arte che si è fatta conoscere nel mondo attraverso i racconti dei turisti che, in Campania hanno potuto ammirare le bellezze del presepe Cuciniello, del grande presepe della Reggia di Caserta, o semplicemente girare per Spaccanapoli e immergersi nel famoso vicolo di san Gregorio Armeno, tempio, rifugio e fucina degli amanti del presepe napoletano, quello del ‘700, che racconta il miracolo di una nascita che fermò il mondo stupendolo con la sua magia e la sua promessa del Messia.
Oggi quel bambino nato in una stalla, arrivato 2000 anni fa in un posto sperduto del mondo per salvarlo da sè stesso, in quei luoghi natii, troverebbe morte, macerie e lacrime. Madri senza figli, figli senza vita, quel che resta di un popolo distrutto sotto le bombe in un genocidio che non ha precedenti nei libri di storia. Nella Palestina di Gesù, raccontata nei nostri presepi ogni Natale in chiave napoletana, l’unica cosa che non muore è la speranza di un aiuto che oggi prova ad arrivare via mare, con novelli RE MAGi su barche che lottano contro droni, attraversano il mare che da sempre unisce i popoli e che oggi è un mro quasi invalicabile, per raggiungere quel che resta di una terra promessa.
Da quest’altra parte del mare, con bambini più fortunati di quelli palestinesi, l’associazione culturale “Il presepe”capitanata dal neo eletto presidente Sebastiano Della Ventura, ritorna alle origini e recupera lo spirito con cui l’associazione è nata quasi 40 anni fa. L’associazione, che ogni anno allestisce una mostra, valorizzando e premiando tanto il presepe amatoriale in casa quanto i presepi artistici dei maestri, ha anche una missione importante. Tramandare valori e tradizioni attraverso la conoscenza e la costruzione del presepe.
E così, in questo mese che significa ripartenza, l’associazione “Il presepe” riparte dai giovani dell’A.NA:VO, un nutrito gruppo di bambine e bambini, ragazze e ragazzi, dai 5 ai 18 anni che, da anni, ogni pomeriggio, in questa associazione si ritrovano per stare insieme, fare i compiti, condividere tempo e giocare. I mattoncini colorati delle costruzioni sono stati sostituiti da cartoni, pistole per colle a caldo, cartapesta e tempere.
Si inizia a costruire il presepe dell’A.NA.VO, sotto l’occhio vigile della presidente Gerarda Pascarella e del suo braccio destro Luca Della Ventura.
A.NA.VO. E “Il presepe” insieme. A dicembre sarà pronto un presepe inclusivo, che parla le tante lingue dei bambini che lo hanno costruito. Un presepe che avrà un’anima speciale, fatta di futuro e di speranza, di novità e tradizione e che da Maddaloni lancerà il suo messaggio di amore e di pace per tutta La Terra.