Trump valuta la liberazione di Barghouthi

Mentre la Knesset, il Parlamento israeliano, approva l’annessione dei territori della Cisgiordania, ennesima mossa contra legem – ovvero a danno del Diritto Internazionale – il  Presidente degli Stati Uniti  dichiara al Time che valuterà in merito al rilascio di Marwan Barghouthi. Questa è la sensazionale notizia riportata anche da Al Jazeera Palestina.

Marwan Barghouthi è incarcerato a Ramallah dal lontano 2002 perché ritenuto uno dei capi della seconda Intifada, le rivolte di inizio Millennio. Ad inizio settimana la famiglia di Barghouthi aveva dichiarato di preoccuparsi per la vita e l’incolumità di Marwan, temendo attentati nei suoi confronti da parte di Israele. Il timore sarebbe dovuto al fatto che Barghouthi è comunque ancora oggi una figura molto stimata e con un buon seguito di palestinesi e ciò potrebbe essere un ostacolo al processo di annessione illegale dei restanti territori da parte di Israele.

Dal canto suo lo scopo di Trump sembrerebbe quello di voler utilizzare, nei limiti del possibile, la figura di Barghouthi come leva importante per la nuova ricostruzione dei territori e per la loro amministrazione politica dopo gli eventi catastrofici degli ultimi due anni.

Al momento, a parere di chi scrive,  questa è certamente una notizia positiva ma questo ultimo scorcio di 2025 avrebbe potuto essere ancora migliore se lo stesso spiraglio di speranza avesse riguardato anche l’altro prigioniero politico per eccellenza: Abdullah Öcalan, sebbene la sua storia sia diversa.