Verso Montevergine, tra Fede e Passi. “Lo sport amatoriale si intreccia con la tradizione e la spiritualità popolare”

Cronaca di Peppe Sacco
Anche quest’anno, nei giorni 2 e 3 agosto, la confraternita Pellegrini in Cammino di Siano ha compiuto “la juta” al Santuario di Montevergine, rinnovando una tradizione secolare che unisce corpo, cuore e spirito. Come da consuetudine, i fedeli partono da Siano, piccolo centro dell’agro nocerino-sarnese, per affrontare un pellegrinaggio a piedi di circa 40 km attraverso monti e sentieri. Un cammino impegnativo, ma profondamente sentito, per rinnovare un atto d’amore e di fede verso la Madonna di Montevergine, affettuosamente chiamata “Mamma Schiavona”. Ogni anno, il Santuario accoglie migliaia di pellegrini mossi dal desiderio di rafforzare la propria spiritualità, invocare una grazia o semplicemente dire grazie. È la forza della fede, intrecciata alla devozione popolare, a spingere questi uomini e donne a mettersi in cammino, trasformando fatica e sudore in preghiera e speranza. A guidare il gruppo dei confratelli è il priore Giovanni Aliberti, esempio di dedizione e fede incrollabile. “Salutammo cu ’a speranza e ’a promessa che… l’ann chivven turnamm a venì”, recita un canto popolare dedicato alla Madonna: una promessa che risuona nel cuore di ogni pellegrino. Tra i partecipanti tanti podisti testimoni di come lo sport amatoriale possa diventare strumento di fede e comunione.