di Marco Natale
L’evangelista Luca, oggi ci racconta l’episodio del “Ritrovamento di Gesù fra i dottori del tempio”. Tutto si svolge quando ormai, il bambino ha raggiunto la piena maturità, è ormai diventato “adulto nella fede”. Secondo quanto prescritto dal rituale ebraico e secondo quanto riportato dallo stesso Luca si può stabilire con certezza la sua età, 12 anni. I genitori sono di ritorno da Gerusalemme dove si erano recati per la festa di pasqua, ad un certo punto si rendono conto che il “figlio” non era più con loro. Immediatamente nasce e cresce in loro l’ansia, quel qualcosa che è comune a tutte le famiglie di questo mondo. La “Sacra Famiglia” infatti come ogni famiglia è una famiglia semplice ed autentica. Non è alla ricerca del protagonismo ma vive della quotidianità, delle gioie e dei dolori propri delle famiglie di ogni tempo e luogo. Giuseppe e Maria, non hanno più con loro Gesù, e da buon genitori iniziano subito le sue ricerche. Sono necessari tre giorni per poterlo incontrare nuovamente. Il suo incontro non avviene proprio secondo le loro aspettative. Probabilmente si immaginano una risposta “soft”, una risposta che consista in una richiesta di scuse. Quello che succede è esattamente il contrario. Alla domanda “Figlio perché ci hai fatto questo”? la risposta arriva prontamente: “Non sapevate che devo occuparmi delle cose del Padre mio”. In questa risposta possiamo individuare che proprio in Lui si incontrano e si fondano, in una sintonia piena e perfetta, la dimensione umana e quella divina.