Area Flora sotto assedio della criminalità
CASERTA – Si ripropone in città il problema sicurezza. Nonostante il potenziamento delle ronde di polizia per le strade principali e sui punti sensibili, continuano a verificarsi casi di aggressione, spaccio e prostituzione.
Forse della prostituzione mai nessuno ne aveva parlato, eppure da troppi mesi a questa parte persiste il fenomeno nell’area circostante i giardini della Flora e della Stazione.
Proprio nell’area adiacente la Reggia di Caserta esiste un grande giro di prostituzione eterosessuale e transgender. Dalle 22:00 di tutte le sere fino alle prime luci della mattina c’è un via vai di clienti di qualunque orientamento sessuale.
Ciò che preoccupa fortemente è il modo in cui viene deturpato l’ingresso della Città di Caserta, già fatiscente per problemi di natura “personale”. L’organizzazione che c’è dietro con molta certezza è la criminalità organizzata.
Contemporaneamente alla prostituzione, infatti, esiste un altro grande giro di spaccio che purtroppo sembra coinvolgere anche quella fascia d’età così detta “protetta”.
I controlli non bastano
Illudere i controlli sembra semplice, a quanto pare. Il Sindaco Marino, il Prefetto Ruberto e il Questore Borrelli poco tempo fa hanno disposto nuove misure di vigilanza potenziate. Però al momento ci risulta che abbiano funzionato solo per la movida casertana, che ultimamente fa meno danni per le strade principali della città.
Al problema sorveglianza si aggiunge senza dubbio quello dell’illuminazione nell’area della Flora. Di fatto entrambi i giri malavitosi sfruttano la scarsa luminosità per continuare indisturbati la loro attività illecita.
Anche Piazza Vanvitelli nel grande giro alla ricerca di ragazzini
Piazza Vanvitelli, invece, potremmo definirla una sede distaccata di Piazza Gramsci e i giardini della Flora, dove di fatto e indiscutibilmente esiste e persiste quel grande centro di spaccio.
Al nostro giornale sono pervenute le dichiarazioni sconvolgenti di un ragazzo di 16 anni, al quale recentemente è stato proposto di acquistare droghe pesanti stesso in piazza Vanvitelli.
“Passeggiavo, purtroppo solo in quel momento, per piazza Vanvitelli – ha detto il giovane casertano – quando sono stato avvicinato da tre ragazzi più grandi di me. Incappucciati e infreddoliti, mentre fumavano marijuana, mi hanno chiesto: vuoi comprare?, io ingenuamente ho replicato chiedendo cosa dovessi comprare e allora ridendo mi hanno detto <<il fumo>>“.
“Dopo quelle parole – ha continuato – ho subito capito che era meglio scappare. Mentre indietreggiavo mi hanno anche mostrato delle pasticche così ho detto di non essere interessato e a passo svelto ho raggiunto i miei amici“.
Questo il racconto del ragazzo, ancora sconvolto per la vicenda degli spacciatori.
Riuscirà Caserta e i suoi eroi a sconfiggere il dirompente fenomeno? Ribadiamo che il problema è sempre più preoccupante, salvaguardare i giovani non sembra per niente essere al primo posto tra le apprensioni degli amministratori.