Giovedì 2 maggio 2019, con inizio alle ore 14.30, il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, nell’Aulario della Facoltà di Giurisprudenza, ospita un convegno organizzato nell’ ambito dello Stage di Diritto penitenziario e Giurisdizione di sorveglianza, dal prof. Mariano Menna, titolare dello Stage, dalla dott. Mena Minafra, Responsabile del progetto “Guardami oltre”, dal prof. Samuele Ciambriello, Garante regionale dei diritti e dei doveri dei detenuti e dalla dott. Paola Mattucci, Presidente dell’ass. Mitreo Film Festival. Parteciperà all’evento Filomena Lamberti.
Ne discutono: Oriana Iuliano, Magistrato di sorveglianza, Tribunale di S.Maria C.V.; Rosaria Bruno, Pres. dell’Osservatorio Regione Campania; Tiziana Barrella, Esperta e Responsabile scient. O.G.I. e Adele de Notaris, Spaziodonna – Linea rosa, SA. Modera: Salvatore Minieri, giornalista – scrittore. La storia di Filomena Lamberti è terribile ed è emblematica di cosa patiscono le donne che subiscono la violenza di uomini violenti.

Ha 58 anni ed è originaria di Salerno. È sposata con V.G. e con lui gestisce una pescheria a Eboli. Ha tre figli e la sua vita, complice l’eccessiva gelosia del marito, si snoda tra le faccende domestiche e il lavoro. Il clima in casa non è affatto sereno. Filomena ha solo sedici anni quando conosce V.G. Lo incontra in una balera a Salerno e si innamora di lui. Presto i due decidono di sposarsi e così ha inizio un lungo e infelice matrimonio che durerà per ben 35 anni. L’uomo si dimostra ossessivo e geloso.
La controlla morbosamente nel timore costante che Filomena possa avere degli amanti. Non mancano sopraffazioni e violenze fisiche a cui assistono anche i tre figli. Per anni, la Lamberti si sottomette alla volontà di V.G. e accetta quella prigione fatta solo di lavoro, vita domestica e violenze, ma un giorno le cose cambiano. Un giorno Filomena viene a sapere che il figlio maggiore ha dato uno schiaffo alla fidanzata. È la goccia che fa traboccare il vaso. Comprende che accettando di lasciarsi sopraffare dal marito, sta dando ai suoi figli un messaggio sbagliato. Così, decide finalmente di reagire.
Filomena comunica a Vittorio di voler mettere fine al loro matrimonio e chiede la separazione. L’uomo le lascia credere di accettare la sua decisione. La notte del 28 aprile 2012, mentre la Lamberti è a letto, V.G. le versa una bottiglia di acido sul viso. I figli sentono le urla della madre e la portano subito in ospedale. Vittorio viene arrestato, mentre la donna lotta a lungo per sopravvivere e riesce a fatica a superare le gravi lesioni riportate. Processato per direttissima, Vittorio patteggia una pena a 18 mesi per maltrattamenti in famiglia, ma in carcere resta solo per un anno e tre mesi, tornando quindi in libertà.