CASERTA – Giusto tre anni fa il Parlamento approvava la legge 14 giugno 2016 n. 112 dal titolo «Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno famigliare». Ta legge è importante perché per la prima volta nell’ordinamento giuridico vengono individuate e riconosciute specifiche tutele per le persone con disabilità quando vengono a mancare i parenti che li hanno seguiti fino a quel momento. L’obiettivo del provvedimento è garantire la massima autonomia e indipendenza delle persone disabili, consentendogli per esempio di continuare a vivere nelle proprie case o in strutture gestite da associazioni ed evitando il ricorso all’assistenza sanitaria. Il testo non presenta nemmeno quella che può essere ipotizzata come lacuna; infatti, estende le tutele anche a quei soggetti che pur avendo i genitori ancora in vita non possono beneficiare del loro sostegno. Ovviamente il tutto viene definito con il coinvolgimento dei soggetti interessati e nel rispetto della volontà delle persone con disabilità grave, ove possibile dei loro genitori o di chi ne tutela gli interessi.
La legge in parola trae origine da provvedimenti similari in tema di assistenza e protezione di persone con disabilità, come, ad esempio, la legge 104 del 1992, con cui, per la prima volta nel nostro ordinamento si prevedeva un intervento assistenziale a favore di un soggetto affetto da disabilità.
La legge 112/2016 istituisce anche un fondo per l’assistenza e il sostegno ai disabili privi dell’aiuto della famiglia e agevolazioni per privati, enti e associazioni che decidono di stanziare risorse a loro tutela, sgravi fiscali, esenzioni e incentivi per la stipula di polizze assicurative, trust e su trasferimenti di beni e diritti post-mortem. Ogni anno, poi, entro il 30 giugno il ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha l’obbligo di presentare una relazione per verificare lo stato di attuazione della legge. Mentre sul tema il Governo dovrà produrre adeguate campagne d’informazione.
Un compito essenziale è svolto dalle Regioni, che hanno dovuto rispettare l’obbligo di definire i criteri per l’erogazione dei finanziamenti, la verifica dell’attuazione delle attività svolte e le ipotesi di revoca dei finanziamenti.
I fondi previsti dalla legge possono essere usati per realizzare «programmi e interventi innovativi di residenzialità» come la co-residenza e favorire l’indipendenza dei disabili «in abitazioni o gruppi – appartamento che riproducano le condizioni abitative e relazionali» della casa d’origine. Con questo fondo si potranno anche sostenere progetti per lo sviluppo dell’autonomia dei disabili privi di assistenza che non rientrano in queste strutture.
Il Comune di Caserta, richiamando tra l’altro anche la legge regionale n. 11/07 e s.m.i. «Legge per la dignità e la cittadinanza sociale», a sua volta emanata in attuazione della legge regionale 328/2000, e sulla scorta di precedenti propri atti amministrativi, ha emesso la determina n. 1151, a firma del dirigente ing. Franco Biondi.
Con la predetta determina dirigenziale si dà avviso pubblico per la selezione di progetti finalizzati al “DOPO DI NOI”. Tutti i soggetti interessati potranno produrre domanda per la selezione di progetti personalizzati a favore di persone in condizione di disabilità grave, prive del sostegno familiare, ossia, persone con disabilità grave, non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, prive di sostegno familiare in quanto mancanti di entrambi i genitori o perché gli stessi non sono in grado di fornire l’adeguato sostegno genitoriale, nonché in vista del venir meno del sostegno familiare. I progetti potranno essere presentati tanto al proprio comune di residenza, quanto al Comune di Caserta, capofila dell’Ambito Territoriale C1 (oltre il capoluogo Caserta, i comuni di Casagiove, Castel Morrone e San Nicola la Strada).
L’ente titolare del potere di valutazione dell’idoneità dei progetti avanzati è la Regione Campania, che successivamente provvederà all’erogazione dei fondi in base all’idoneità ed al riparto dell’apposito fondo.
Dunque, anche il Comune di Caserta, guidato dal sindaco Carlo Marino, intraprende questa meritevole opera in favore di persone svantaggiate e facendo vivere serenamente, per quel che si può, i genitori che si pongono il problema del che cosa ne sarà dei propri figli “DOPO DI NOI”.