Mondragone. Dopo i lavori di manutenzione dei dossi dissuasori, che i cittadini aspettavano da un po’, sono emersi i primi dubbi sul livello di viabilità di via Udine ,strada che risultava già abbastanza complicata da percorrere, sia per le bici che per i pedoni.
I nuovi paletti distanziatori in realtà non lasciano spazio sufficiente al transito : in alcuni punti, stando alle dichiarazioni di alcuni cittadini, lo spazio è di poco superiore al metro e, l’intersezione con gli scalini per l’accesso ad una abitazione privata, scende a 73 cm.
Sulla vicenda, le parole di Paolo Palmieri:
” E’ stata ridotta la larghezza del percorso ciclabile e pedonabile, forse per scoraggiare l’utilizzo ai ciclisti ed alle carrozzine, tutti utenti che saranno costretti a percorrere la sede stradale.
I pedoni potranno servirsene solo parzialmente facendo lo slalom tra i paletti distanziatori posizionati a distanza irregolare dal margine stradale e preclusi dalla precedenza lasciata agli accessi privati.
L’intervento risulta difforme alle ultime discreti ve sulla mobilità stradale mirate ad una maggiore attenzione per gli spazi da riservare ai pedoni ed alla ciclabilità, funzionale alla mobilità Green.
Ma i dubbi maggiori sorgono quando si pensa al passaggio dei disabili che, risulterà essere davvero molto complicato se non impossibile.
Si è preferito infatti lasciare la precedenza alle automobili quando invece sarebbe stato possibile introdurre un divieto di sosta così da creare più spazio per il transito delle automobili senza interferire con il marciapiede”: